La prima regola fondamentale da capire è che occorre diventare più abili nel proporre i propri servizi e nel vendere la propria immagine per conquistare nuovi clienti.
Saper conquistare nuovi clienti significa proporsi con astuzia e intelligenza in tutte le occasioni che possono presentarsi. E le occasioni, per un consulente del lavoro, non mancano di certo. Senza la pretesa di essere esaustivi, si descrivono di seguito le principali attività di marketing che un consulente del lavoro può avviare.
Il passaparola rappresenta la tipica comunicazione parlata one to one (meglio dire forse face to face) caratterizzata dalla diffusione di informazioni o consigli attraverso una rete sociale (parenti, amici, colleghi).
Fare network e creare reti relazionali con altri professionisti (commercialisti, avvocati, etc…) è sicuramente una strada da seguire per gli studi di consulenza del lavoro. All’inizio fare networking implica dare piuttosto che ricevere, ma dopo che il processo è stato avviato il ritorno è assicurato. Un’ottima opportunità per conquistare ed attrarre potenziali clienti con cui si vuole entrare in contatto è intervenire in un discorso o in una tavola rotonda organizzata dagli ordini professionali, dai sindacati, dai patronati o dalle associazioni di categoria ad esempio, dimostrando la propria competenza e cercando di stimolare l’interesse e la curiosità delle persone coinvolte.
Un’ottima idea che funziona può essere quella di organizzare un incontro formativo per i dipendenti dei clienti di cui già si elaborano i cedolini paga. Affinché l’evento sia efficace è necessario reperire quante più informazioni possibili sui partecipanti al fine di preparare con cura e facilità un intervento mirato.
Anche l’invio di materiale informativo ai dipendenti dei clienti assistiti nel momento in cui vengono consegnati i cedolini paga mensili, può rivelarsi un’ottima opportunità per informare o ricordare determinate scadenze o adempimenti fiscali e/o previdenziali (richiedere sempre il consenso).
La sponsorizzazione di un evento può essere un ottimo mezzo per incrementare la visibilità del consulente del lavoro. Ci si deve però assicurare che il tipo di evento sia appropriato con l’immagine e la cultura dello studio.
Chi ha la possibilità di scrivere un articolo su una rivista del settore sa invece quanto questa sia una buona occasione per dimostrare le proprie competenze dato che favorisce la percezione del professionista come una figura di riferimento del settore.
Partecipare ad un seminario in qualità di relatore per una determinata materia è molto utile per far conoscere il nome del professionista ed entrare così in contatto con quelle persone che possono essere interessate ai servizi che lo studio offre.
Anche l’uso di una brochure può essere consigliabile purchè realizzata in modo opportuno, etico e coerente con l’identità dello studio professionale.
Un sito internet, un blog ed una circolare periodica (newsletter) possono essere strumenti utili per il marketing del consulente del lavoro, purchè usati per comunicare e stringere relazioni con i propri clienti acquisiti o potenziali e fornire informazioni utili (il sito vetrina non serve più).
I social media (Facebook, Twitter e Linkedin) se correttamente usati possono mettere il consulente del lavoro in contatto con un pubblico vastissimo di soggetti potenzialmente interessati ai servizi offerti.
Per concludere, anche l’avvio di una sola di queste attività di marketing, può rappresentare un fattore critico di successo per trovare nuove opportunità e sviluppo per lo studio professionale.
Autore: Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN
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