Il motivo che differenzia Facebook dagli altri canali di comunicazione è la modalità stessa della comunicazione. Facebook è un media sociale che consente una comunicazione di tipo pluridirezionale (a doppio senso), contrariamente agli altri media che permettono una comunicazione di tipo unidirezionale o verticale (uno solo parla e gli altri ascoltano).
Facebook può essere utile ai professionisti così come alle aziende, ma la presenza su questo social network deve essere tarata ed adattata in base agli obiettivi, in base al mercato di riferimento o all’attività esercitata.
La prima cosa da fare per un professionista che vuole utilizzare Facebook per ampliare le relazioni e la sua rete sociale è creare i profili:
– uno privato (ad esempio Mario Bianchi);
– uno pubblico (ad esempio Studio Bianchi – studio commercialista)
È importante una netta separazione dei due profili (privato e pubblico). Per ovvie ragioni di privacy la rete di amici personali sarà diversa dalla rete di amici aziendali. Nel secondo caso si parla di “fan” piuttosto che di “amico” sebbene il concetto di “amico” su Facebook sia piuttosto relativo.
Alla base del successo di una buona presenza su Facebook per ampliare le relazioni con potenziali clienti vi è la realizzazione di un profilo pubblico ad hoc e l’elaborazione di un progetto di marketing e comunicazione adeguato e coerente al messaggio che si vuole comunicare. È del tutto inutile utilizzare Facebook alla stregua delle pagine gialle così come andare alla ricerca sfrenata di “contatti”. È sicuramente più efficace invece avere relazioni di qualità piuttosto che relazioni di quantità.
Per queste ragioni è possibile adottare diverse strategie.
La migliore strategia di comunicazione su Facebook non sta nel promuoversi in modo diretto ma in modo indiretto offrendo “valore”. In questo modo il professionista non si fa pubblicità diretta ma promuove i contenuti e le informazioni che desidera rendere di pubblico dominio. Offrire informazioni e contenuti utili agli utenti favorisce il passaparola ed espande i contatti.
Qualunque attività di comunicazione o di promozione comunque non dovrebbe mai infrangere le regole deontologiche e i codici di comportamento di ogni attività professionale. Qualsiasi comunicazione esternata su Facebook deve essere sempre rispettosa nei confronti delle persone, degli enti o delle istituzioni in generale e devono essere sempre adottati comportamenti accettabili e non denigratori o lesivi.
Un’altra strategia altrettanto valida per il marketing su Facebook è l’uso dei gruppi. Un gruppo è la massima espressione di relazione e appartenenza. È possibile in questo caso agire attraverso:
– la creazione di un proprio gruppo con l’obiettivo di organizzare una community di persone già soddisfatta del servizio offerto per trascinare nuovi utenti, amici o semplici curiosi. La parola d’ordine in questo caso è: interazione;
– la partecipazione a gruppi già esistenti con l’obiettivo di partecipare attivamente alle discussioni e di crearsi una buona reputazione.
Ad ogni modo, la cosa da non fare assolutamente è: spammare, ovvero inviare comunicazioni indesiderate. In qualunque forma si presenti, tutti odiano lo spam. E purtroppo, il più delle volte accade che il professionista confonda il marketing con le forme più diffuse di disturbo e interruzione denominate appunto spam. Le conseguenze possono essere molto negative se non addirittura disastrose.
Il segreto invece è instaurare e intrattenere conversazioni solo con gente davvero interessata a ciò che il professionista o lo studio fa o propone, evitando comunicazioni forzate o indesiderate.
Per concludere, un professionista in grado di portare avanti con efficacia e con successo un processo di comunicazione “social” con l’esterno sarà avvantaggiato nella competizione ed avrà una marcia in più rispetto ai suoi concorrenti.
Autore: Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN
http://www.il-commercialista-dei-professionisti.com