Caro Professionista, siamo prossimi alla fine della campagna fiscale … com’è andata? Ti sei organizzato e hai già terminato tutto, avvalendoti dell’aiuto di qualche collaboratore stagionale per i periodi di picco, o osservi con rassegnazione il mucchio di carte che svetta sulla tua scrivania e rimpiangi di non avere una mano in più? Insomma, hai un numero sufficiente di collaboratori, e soprattutto hai i collaboratori giusti?
In questo articolo vorrei darti alcuni consigli sulla selezione del personale. Le risorse umane fanno davvero la differenza, nell’ambito dei servizi soprattutto, e in un ambiente medio piccolo ancor di più, quindi riuscire a trovare le persone giuste per il tuo studio può essere davvero il valore aggiunto che stai cercando.
L’APERTURA: sgombra la mente prima di iniziare. È molto facile rimanere ancorati al ricordo di un ottimo collaboratore del passato, ma è fuorviante. È necessario concentrarsi invece sulle attività e le caratteristiche richieste dal ruolo più in generale. Apriti insomma al nuovo, senza troppi timori. Parlando di risorse umane devi per forza contemplare la possibilità di una valutazione sbagliata, di un comportamento inaspettato; ma così come puoi essere stupito nel male puoi esserlo anche nel bene: prova a focalizzarti sugli aspetti positivi.
IL TEMPO: dedica alla selezione il giusto tempo. Non farti prendere dall’affanno dell’ultimo momento quando hai pacchi di pratiche da smaltire e ti trovi costretto a inserire il primo tirocinante che si propone: non è detto che siate compatibili. Dovresti invece pianificare bene anche questa parte del tuo lavoro, vale a dire la selezione, incontrando qualche buon candidato prima che incombano le scadenze; quando trovi una persona che ti convince davvero fai un investimento sul tuo futuro. Devi sostituire una tua collega in maternità? Inizia la selezione prima del suo 8° mese di gravidanza e se incontri il candidato giusto mentre lei è ancora in ufficio e operativa, affiancale il sostituto, in modo che possa imparare: tutto ciò che è scontato per voi non è ovvio per una persona che entra nel vostro studio per la prima volta. Grazie al periodo di affiancamento si sentirà più sicuro, sbaglierà di meno e forse ci sarà qualche possibilità in più che ti aiuti veramente col suo lavoro.
L’OBIETTIVO: prima di iniziare il colloquio chiarisciti bene che cosa vuoi andare a indagare. Tieni presente che tutto si può imparare, ma che certe caratteristiche personali difficilmente si acquisiscono in breve tempo. Insomma: è più facile nel breve periodo acquisire competenze tecniche piuttosto che cambiare carattere. Allora focalizzati sulle competenze relazionali: verifica che il candidato possa integrarsi bene col tuo team di lavoro, essere apprezzato dal tuo target di clienti. Coinvolgi i tuoi collaboratori nella selezione, è molto importante che il nuovo collega sia accettato da tutti, sia scelto da tutti e non imposto.
L’ASCOLTO: quando fai i colloqui di selezione ascolta quanto ti viene detto. Sembra banale, ma molto spesso chi conduce l’intervista tende a fare le domande e darsi le risposte, inibendo il candidato. È giusto far conoscere la tua realtà, ma è anche molto importante dare spazio, favorire la comunicazione, mettere l’intervistato nella condizione di aprirsi. Quante volte guardi il giovane neolaureato negli occhi e gli inizi a raccontare cosa si fa e cosa non si fa nel tuo studio e in cambio non hai ottenuto nessuna informazione in più rispetto a quelle indicate nel curriculum?
E alla fine valuta chi risponde alle esigenze che hai chiarito, nei tempi previsti, coerentemente allo spirito del tuo studio. Affinché il sodalizio possa durare il più a lungo possibile e nella maniera più soddisfacente possibile però è importante che stimi anche quanto tu puoi andare bene per loro. Sono sicura che concentrando la tua attenzione sarai in grado di trovare le persone che meglio possano esprimersi all’interno del tuo ambiente: i risultati migliori li otterrai da collaboratori felici.