In merito alla disapplicazione delle sanzioni da comminare alle società che entro lo scorso 29 novembre non hanno comunicato la casella di Posta Elettronica Certificata, purtroppo aleggiano ancora molti dubbi.
In particolare, nonostante la circolare del Ministero dello Sviluppo economico, che invitava alla disapplicazione delle sanzioni per le tardive comunicazioni, alcune Camere di Commercio, tra cui la CCIAA di Milano, hanno precisato che la menzionata disapplicazione non è automatica.
In assenza di precise disposizioni potrebbero elevare ugualmente le sanzioni previste per l’omessa o ritardata comunicazione, di cui all’art. 2630 del Codice Civile.
Si ricorda, in merito che l’art. 2.630 del codice civile stabilisce espressamente che “Chiunque, essendovi tenuto per legge a causa delle funzioni rivestite in una società o in un consorzio, omette di eseguire, nei termini prescritti, denunce, comunicazioni o depositi presso il registro delle imprese è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 103 euro a 1.032 euro”.
La questione in esame è esplosa dopo che i gestori delle PEC avevano osservato che non avrebbero potuto soddisfare tutte le richieste entro i termini di legge.
Da qui l’incontro tra Unioncamere e Ministero Sviluppo Economico che ha prodotto la Circolare n. 224.402 del 25 novembre 2011.
Attraverso il documento di prassi citato, il Ministero ha invitato le Camere di Commercio a non applicare, almeno fino al 31 dicembre prossimo, le sanzioni previste (da Euro 103 a Euro 1.032) per la mancata comunicazione al Registro Imprese della PEC aziendale.
Allo scopo di affrontare il problema, tutti i conservatori dei Registri delle imprese, il prossimo 6 dicembre, si incontreranno presso Unioncamere per stabilire un’unica linea ed evitare disomogeneità sul territorio.
Ne consegue che, soltanto a decorrere dalla data del 7 dicembre 2011, dopo l’incontro tra i conservatori del registro delle imprese, le aziende potranno essere edotte sulle conseguenze della tardiva o omessa dichiarazione dell’indirizzo PEC.
Come dire, sanzioni sì, sanzioni no, sanzioni forse…