Approda in Gazzetta Ufficiale (n. 52 del 2/3/2012) il DL sulle semplificazioni fiscali (D.L. n. 16/2012), con il quale il Governo intende introdurre misure che, si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, “renderanno ancora più marcata l’azione nel campo della semplificazione normativa e della lotta all’evasione”.
Il provvedimento è composto da 13 articoli con misure che spaziano dalle semplificazioni in materia fiscale al potenziamento dell’azione di contrasto dell’evasione, nonché modifiche in materia di sanzioni amministrative, contenzioso e riscossione.
Ecco in sintesi le principali misure:
1. Rateizzazione dei debiti fiscali: più flessibilità sull’importo delle rate, anche variabile, e dilazione dei debiti tributari. È possibile la dilazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo anche nei casi di decadenza del beneficio. Il contribuente potrebbe comunque accedere, una volta ricevuta la cartella di pagamento, all’istituto della rateazione per momentanea difficoltà economica. Le soluzioni proposte sono:
– piani di ammortamento a rata crescente fin dalla prima richiesta di dilazione;
– esclusione della decadenza dal beneficio per mancato pagamento della prima rata ovvero di due rate successive, con decadenza che opera solo in caso di mancato pagamento di due rate consecutive;
– divieto d’iscrivere ulteriori ipoteche oltre la prima.
2. Benefici fiscali: gli errori formali commessi per l’accesso ai benefici sono sanabili con il versamento della sanzione minima pari a 258 euro da versare tramite F24.
3. Accertamento e iscrizione a ruolo: per i debiti tributari (debiti erariali, tributi locali, compresi sanzioni e interessi) inferiori a 30euro l’attività di riscossione, accertamento e iscrizione a ruolo da parte del Fisco non si attiva.
4. Chiusura partita IVA: l’Agenzia delle Entrate comunica al contribuente la chiusura della partita Iva se nel triennio precedente è risultata inattiva concedendogli 30 giorni per opporsi alla misura. La sanzione prevista in caso di chiusura d’ufficio della partita IVA inattiva sarà iscritta a ruolo.
5. Costi da reato: è prevista l’indeducibilità di costi e spese di beni o prestazioni di servizio direttamente utilizzati per il compimento di atti o attività qualificabili come delitto non colposo.
6. Crediti Iva: la possibilità di compensare i crediti Iva si dimezza da un importo annuo pari a 10 mila a 5000 euro.
7. Elenchi “black list”: l’obbligo di comunicazione di operatori Iva delle prestazioni fornite o ricevute da operatori aventi sede in Paesi “black list” vige solo sopra i 500 euro.
8. Elenco clienti-fornitori: non ci sarà più lo spesometro e quindi neanche la soglia di tremila euro per le comunicazioni ai fini Iva. Si ritorna all’elenco clienti-fornitori. È prevista una sola comunicazione per ciascun cliente al mese e non più una singola comunicazione per ciascuna operazione. Per le operazioni che non prevedono l’obbligo di emissione della fattura, la comunicazione telematica è dovuta solo per le operazioni di importo non inferiore a 3.600 euro, Iva inclusa.
9. Minusvalenze e differenze negative: sanzioni più care per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione delle minusvalenze di ammontare superiore a 5 milioni di euro, realizzate su partecipazioni finanziarie non aventi i requisiti pex e delle minusvalenze su dividendi non tassati superiori a 50.000 euro. L’inasprimento della sanzione sarà più elevata (da 500 a 50 mila euro).
10. Scudo fiscale: confermato al 16 maggio il rinvio del pagamento dell’imposta sull’anonimato sui capitali scudati ma introdotta la possibilità per il Fisco di compiere accertamenti Iva sulle attività finanziarie oggetto di emersione o di rimpatrio.
11. Violazioni doganali: più elevata la sanzione amministrativa per dichiarazioni relative alle merci importate (da 6 mila a 30 mila euro).
12. Partecipazione appalti pubblici: il contribuente cui è stata accordata la rateizzazione del debito tributario sarà ritenuto a tutti gli effetti adempiente. Saranno gli uffici finanziari a rilasciare le apposite certificazioni per partecipare a gare di affidamento di concessioni e di appalti.
13. Il decreto contiene anche misure di contrasto all’evasione, in particolare:
– la possibilità per la Guardia di Finanza, di istruire indagini di carattere finanziario e di richiedere all’Agenzia le misure cautelari dell’ipoteca e del sequestro conservativo dei beni;
– l’estensione dell’obbligo, da parte dei destinatari delle disposizioni in materia di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio, di trasmissione delle infrazioni alle norme sulla limitazione all’uso del contante alla Guardia di finanza.
Altre misure di contrasto all’evasione:
– possibilità per i funzionari dei monopoli di andare a giocare in incognito alle slot machine e ai videopoker per intercettare i locali fuorilegge;
– possibilità di ispezionare le sedi (considerati domicili privati) degli enti non profit spesso sedi di attività commerciali a tutti gli effetti (bar, palestre, scuole di ballo);
– stretta sugli “spalloni” che portano denaro all’estero. La soglia dell’oblazione si abbassa da 250.000 euro a 40.000, aumenta l’aliquota dal 5% al 15%, si allunga il periodo di recidiva da 1 a 5 anni entro i quali non si può accedere al beneficio;
– preparazione di liste selettive da sottoporre a controllo, le cosiddette black list, con i nomi di quei contribuenti che siano stati ripetutamente segnalati alla stessa Agenzia o alla Guardia di Finanza per mancata emissione della ricevuta fiscale o dello scontrino fiscale.
Altre misure riguardano la fiscalità locale, con l’abrogazione delle misure che prevedono la sospensione del potere di aumentare le aliquote e le tariffe locali e regionali, e il nuovo tributo comunale sui servizi (TARES).
Autore: Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN