Entro il prossimo 17 settembre, per il 5,5% dei sedici milioni di contribuenti, scadrà il termine per il pagamento della seconda rata dell’IMU. Perla verità, la scadenza in esame riguarda soltanto:
- i proprietari di una cosiddetta prima casa;
- chi ha deciso di pagare l’imposta in tre rate, e precisamente giugno, settembre e dicembre
Pertanto, i possessori di seconde case o di immobili di diversa natura, nonché i possessori di prime case che hanno scelto di pagare in due rate (giugno e dicembre), non saranno colpiti da questo nuovo versamento.
Come noto, la possibilità di pagare in tre rate anziché in due era stata prevista a ridosso della prima scadenza di giugno, allo scopo di venire incontro alle famiglie in difficoltà economica. Proprio sulla base di questo criterio-guida, si ricorda che il versamento dell’IMU in tre rate è previsto soltanto per il periodo d’imposta in corso al 2012, in previsione di una ripresa economica a decorrere dall’anno 2013.
Ai fini del calcolo della rata di settembre, i contribuenti dovranno prendere in considerazione l’aliquota base del quattro per mille e la detrazione per abitazione principale di Euro 200, aumentata di Euro 50 per ciascun figlio dimorante e residente di età non superiore a ventisei.
Tuttavia, i contribuenti dovranno verificare quanto stabilito dalle delibere delle amministrazioni comunali. Come noto, ogni Ente locale poteva (e può ancora) determinare aliquote e detrazioni differenti da quelle stabilite dai precetti statali. Pertanto, se non è stato previsto alcunché dall’amministrazione comunale, ai fini del calcolo della rata di settembre, si deve tenere conto delle aliquote e delle detrazioni stabilite dal decreto cosiddetto “salva Italia”, salvo poi effettuare il conguaglio di quanto effettivamente dovuto nel mese di dicembre. Il contribuente dovrà, infatti, calcolare di nuovo il debito IMU annuo sulla base delle aliquote stabilite dal proprio Comune, sottrarre gli acconti pagati e versare all’Ente la differenza.
In merito ai dati riguardanti gli importi a carico dei contribuenti, è intervenuta la Cgia di Mestre, secondo cui i proprietari di immobili che si trovano nelle grandi città pagheranno mediamente in più di quello che pagheranno i proprietari di immobili situati nei comuni minori. Tra le città più colpite ci sono Bologna, con una spesa media di euro 293, Milano con una spesa media di euro 269 e Genova con euro 227.
Come nel caso della rata di giugno, si precisa che, anche nel caso di settembre, l’IMU va versata utilizzando il modello F24. Il modello deve essere compilato indicando tutti i dati che sono stati riportati nella prima rata con la differenza che nel capo “rateazione/mese rif.” deve essere indicato 0202. Sarà necessario, quindi:
- indicare il codice del comune in favore del quale si effettua il versamento;
- barrare la casella “Acc.” allo scopo di indicare che trattasi di versamento dell’acconto;
- indicare il codice tributo 3912, relativo al versamento dell’imposta sull’abitazione principale;
- riportare “0202” per indicare che trattasi del secondo versamento dell’acconto;
- evidenziare come anno di riferimento il 2012;
- riportare l’importo a debito determinato secondo quanto sopra previsto e l’importo della detrazione nella casella “detrazione IMU abitazione principale”.
Infine, si ricorda che, se i calcoli risultassero errati (viste le indubbie condizioni di incertezza dei precetti normativi), c’è la possibilità di effettuare nel mese di dicembre il conguaglio di quanto dovuto tenendo conto delle aliquote deliberate dai comuni e, per coloro che non avessero pagato la prima rata di giugno, il versamento della seconda rata deve essere effettuato il 17 settembre.
Autore:
Massimo D’Amico – Centro Studi CGN