I soggetti che percepiscono redditi di lavoro dipendente e assimilati hanno diritto ad una detrazione dall’imposta dovuta di importo variabile in funzione del reddito complessivo.
La detrazione è legata in maniera inversamente proporzionale al reddito percepito nell’anno solare e va rapportata al periodo di lavoro prestato nell’anno. In particolare, i giorni per i quali spetta la detrazione coincidono con quelli che hanno dato diritto alla retribuzione che è stata assoggettata a ritenuta, comprese le festività, i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi, esclusi i giorni per i quali non spetta alcuna retribuzione.
Di seguito si riporta una tabella esplicativa delle detrazioni base (o teoriche) spettanti ai lavoratori dipendenti:
Nonostante sia previsto che le detrazioni debbano essere rapportate al periodo di lavoro nell’anno, l’importo non può mai essere inferiore a 690 euro o, per i lavori a tempo determinato, a 1.380 euro. In entrambi i casi suddetti, il limite non va infatti rapportato al periodo di lavoro.
Se il reddito complessivo è superiore a 23.000 euro ma non supera i 28.000 euro, la detrazione per lavoro dipendente è aumentata dei seguenti importi:
Si riporta il caso di un soggetto percettore di un reddito di lavoro dipendente per l’intero anno ed avente un reddito complessivo di 27.000 euro.
La detrazione spettante sarà: 1.338 x [(55.000 – 27.000) / 40.000] = 1.338 x 0,70 = 936,60. Tale cifra dovrà essere poi aumentata ulteriormente di 40 euro, per un totale della detrazione di 976,60 euro.
Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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