Il riscatto degli anni di laurea è la possibilità offerta dal sistema previdenziale per accreditare contributi utili ai fini dell’accesso alla pensione, previsto per chi ha frequentato un corso legale di laurea e abbia conseguito il titolo di studio relativo. Ma come si versano i contributi da riscatto?
Per le domande di riscatto presentate dal 1 gennaio 2008 la legge n. 247 del 2007 ha previsto il versamento dell’onere di riscatto in un’unica soluzione ovvero in 120 rate mensili senza applicare interessi. Non saranno applicati interessi neanche se il contribuente estingue prima il debito, pagando l’onere in un numero minore di rate.
Bollettini MAV a casa o sul sito INPS
Una volta ricevuta la domanda di riscatto, l’Inps deve inviare al diretto interessato il provvedimento di diniego o di accoglimento. In quest’ultimo caso, in allegato al provvedimento dell’Istituto, ci saranno anche i bollettini MAV per effettuare il pagamento delle rate.
Chi smarrisce i bollettini o non li riceve può stamparli direttamente dal sito dell’INPS, accedendo munito di codice fiscale e codice PIN, seguendo il percorso: www.inps.it –> Portale dei Pagamenti –> riscatti ricongiunzioni e rendite.
Pagamento bollettini: le modalità
I bollettini ricevuti a casa o stampati dal sito dell’Inps possono essere pagati presso:
- sportello bancario, senza costi di commissione;
- uffici postali, pagando la commissione postale vigente.
Comunicando il numero della pratica e il proprio codice fiscale, è possibile effettuare il pagamento anche:
- presso tabaccherie aderenti al circuito “Reti Amiche”;
- presso sportelli bancari di Unicredit Spa o tramite il sito Internet Unicredit Spa per i clienti titolari del servizio Banca online;
- sul sito INPS (www.inps.it –> Portale dei Pagamenti –> riscatti ricongiunzioni e rendite), usando la carta di credito;
- chiamando il Contact center al numero 803164 (per le reti fisse) o il numero 06164164 (per i cellulari).
Pagamento a rate: addebito su conto corrente
Chi paga a rate l’onere da riscatto può chiedere l’addebito diretto su un conto bancario o postale. Il soggetto in questione compila il modello RID contenente l’opzione a importo fisso predefinito presso la banca o l’ufficio postale in cui ha il conto. Dopo l’ok all’autorizzazione all’addebito, verrà inviata al diretto interessato una lettera di conferma nella quale verrà comunicato il mese a partire dal quale il servizio sarà attivo e gli importi relativi alle scadenze dell’anno. In attesa della lettera di conferma, il soggetto dovrà continuare però a pagare i bollettini MAV, sempre rispettando le scadenze mensili indicate. Il contribuente potrà revocare in qualsiasi momento l’addebito automatico sul conto corrente, mediante comunicazione al competente Ufficio.
Versamento in ritardo
Se il contribuente non versa l’onere in un’unica soluzione o la prima rata, a seconda della scelta effettuata, si ritiene che il soggetto in questione abbia rinunciato alla domanda di riscatto. Invece il versamento in ritardo dell’unica tranche di pagamento o della prima rata sarà considerato come una nuova domanda presentata il giorno del versamento oltre i termini. Si considera quale nuova domanda anche il pagamento in ritardo delle rate successive alla prima. Si considera invece valido il versamento in ritardo effettuato entro trenta giorni dalla data di scadenza del bollettino, ma non più di 5 volte e con l’addebito degli interessi di dilazione.
Alessandra Caparello