Dopo due anni di sperimentazione, nella campagna bilanci 2015 entrerà in vigore il bilancio XBRL in formato elettronico elaborabile costituito da prospetto contabile e nota integrativa. Come cambierà il bilancio?
Il formato XBRL (EXtensible Business Reporting Language) dovrà essere obbligatoriamente impiegato dalle società di capitali per il deposito al Registro delle imprese dei bilanci riferiti a periodi amministrativi chiusi a partire dal 31 dicembre 2014. La versione finale della tassonomia, versione 2014-11-11, è disponibile nel sito www.agid.gov.it.
Questo progetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione dei più importanti attori nazionali sul tema dei bilanci come OIC, CNDCEC, Infocamere e Assosoftware. Un’importante contributo è stato dato del mondo accademico: Università di Trento, Università Ca’ Foscari di Venezia e Università di Macerata. Tutti insieme per creare, definire e studiare come il bilancio possa aver nuova forma elaborabile.
Cosa comporta questo cambiamento?
Il cambiamento ha una portata notevole, maggiore rispetto all’obbligatorietà dell’istanza XBRL del 2008. Con questo standard, sarà più semplice consultare i valori contabili e le informazioni testuali. Inoltre, ci sarà la possibilità di incrociare i dati e minimizzare gli errori. Infatti, in fase di compilazione, l’interazione fra i valori di bilancio permette l’autocompilazione dei campi presenti più volte nel documento, nonché un controllo più veloce delle quadrature.
Il formato ricomprende una sessantina di tabelle, molte delle quali sono facoltative nel formato abbreviato. Oltre alla sezione tabellare, l’utente avrà a sua disposizione sezioni d’introduzione e commento nel quale potrà dettagliare i valori di bilancio.
Quali sono i soggetti interessati?
Dovranno adottare il nuovo standard tutte le società di capitali italiane tenute alla redazione del bilancio, con eccezione per quelle che utilizzano i principi contabili internazionali. Quindi, l’obbligo si esternerà a circa un milione di società italiane per le quali il prossimo bilancio sarà in XBRL.
Questa novità non interessa il bilancio consolidato che continua ad essere composto dal prospetto contabile in formato XBRL e dalla nota integrativa in formato PDF/A. Inoltre, i consorzi e i contratti di rete, i cui bilanci hanno scadenza a fine febbraio, saranno esclusi dall’obbligo.
Quali sono i compromessi?
Il contenuto informativo, tassonomia e istanza, sono strumenti vincolati e standardizzati utili ad offrire un’agevole comparabilità fra bilanci di aziende diverse. D’altro canto questa rigidità rappresenta un cambiamento radicale rispetto alla tradizionale nota integrativa, completamente personalizzabile nel layout, ricca di parti testuali e tabelle create ad hoc dal redattore del bilancio per dettagliare l’attività aziendale.
Per trovare un compromesso fra rigidità strutturale e informativa personalizzabile, il bilancio XBRL è ricco di introduzioni e commenti. Queste sezioni testuali potranno ospitare tabelle di commento che ovviamente non saranno codificate all’interno della tassonomia.
Al fine di eliminare qualsiasi problematica di conformità in fase di deposito del bilancio, consigliamo di utilizzare direttamente il nuovo modello XBRL. Infatti, in sede di approvazione, il bilancio dovrebbe essere già configurato secondo la nuova tassonomia in modo tale da essere trasmesso agli organi di controllo, depositato presso la sede sociale e approvato dai soci nel format definitivo.
I software come si evolveranno?
Le Software House stanno lavorando instancabilmente per rendere la transizione verso il nuovo bilancio XBRL il più possibile indolore per i professionisti. Una cosa è certa: il nuovo approccio richiederà qualche attenzione in più rispetto agli anni precedenti. Gli studi professionali dovranno quindi programmare delle ore di formazione e pianificare per tempo la redazione dei bilanci.
Federica Berti – Centro Studi CGN