Il Decreto sblocca Italia ha modificato i criteri per accedere agli incentivi per l’acquisto di nuovi veicoli a basse emissioni complessive (contributi BEC), inizialmente disciplinati dagli artt. 17-bis, 17-decies e 17-undecies del D.L. 83/2012. Vediamo quali sono le principali novità.
Nello specifico lo “sblocca Italia” ha reso più semplice l’accesso agli incentivi per rinnovare le flotte pubbliche e private con veicoli a basse emissioni complessive.
Le principali novità sono:
- l’eliminazione del vincolo dei 10 anni di anzianità del veicolo da rottamare;
- l’eliminazione del vincolo dei 12 mesi di possesso del veicolo da rottamare;
- l’ammissibilità per i veicoli destinati ad uso promiscuo (non solo aziendale);
- la possibilità di modulare l’incentivo anche sotto la soglia del 20% del prezzo del veicolo.
Sono ammessi alle agevolazioni i veicoli pubblici o privati a basse emissioni complessive, cioè quelli che utilizzano in modalità esclusiva o doppia, combustibili alternativi (idrogeno, biocombustibili, metano, biometano, GPL, energia elettrica).
Per i veicoli nuovi di fabbrica a basse emissioni acquistati in Italia sono previsti contributi fino al 20% del prezzo di acquisto per i primi due anni in cui viene concesso l’incentivo, a patto che venga rottamato un veicolo della medesima categoria di quello acquistato.
Nel 2015 l’incentivo verrà ridotto al 15% del costo complessivo del veicolo.
Di seguito si riporta uno schema riepilogativo dei bonus concedibili:
Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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