La Legge di Stabilità 2015 ha previsto la proroga delle detrazioni fiscali per chi esegue interventi di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico sugli immobili, e per chi acquista arredi e mobili per la casa oggetto delle opere di recupero edilizio (bonus mobili), insieme ad altre novità molto importanti.
Detrazione Irpef 50% per interventi di ristrutturazione edilizia
Partendo dalla detrazione Irpef per interventi di ristrutturazione edilizia, il Legislatore ha prorogato la misura massima del bonus, al 50% per tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2015, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità. Dal 1 gennaio 2016, la detrazione Irpef scenderà all’ordinario 36% e con limite massimo di spesa di 48.000 euro.
In tema di interventi di ristrutturazione, è da segnalare un’altra importante novità, introdotta dal decreto legge n. 133 del 2014, il cosiddetto decreto Sblocca Italia, riguardante il frazionamento e l’accorpamento di unità immobiliare: tali interventi sono ora considerati di manutenzione straordinaria (per cui si ha diritto alla detrazione Irpef al 50%), insieme alle opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare e integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.
Misure antisismiche: detrazione al 65%
La Legge di Stabilità 2015 ha anche previsto una maggiore detrazione dall’Irpef, al 65% fino al 31 dicembre 2015, per le spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche, le cui procedure di autorizzazione sono state attivate a partire dal 4 agosto 2013 (data di entrata in vigore della legge n. 90/2013), su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità.
Bonus mobili: acquisto agevolato solo con la ristrutturazione
Insieme alla proroga fino al 31 dicembre 2015 della detrazione Irpef per gli interventi di ristrutturazione edilizia, abbiamo anche la proroga del cosiddetto bonus mobili, la detrazione dall’Irpef del 50% per l’acquisto di mobili (letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione) e di grandi elettrodomestici, di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Sarà possibile fruirne fino al 31 dicembre 2015, sempre rispettando il vincolo dell’effettuazione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio, sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici residenziali (guardiole, appartamento del portiere, lavatoi, ecc.). Si precisa che tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
Risparmio energetico: detrazione 65% fino al 31 dicembre 2015
Prorogata anche l’altra detrazione fiscale per interventi riguardanti gli immobili, questa volta finalizzati al risparmio energetico. Fino al 31 dicembre 2015 sarà possibile fruire della detrazione Irpef/Ires per le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, e i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale) al 65% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Sono inclusi nel novero degli interventi agevolabili anche:
- l’acquisto e la posa in opera di schermature solari, nel limite di 60.000 euro;
- acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite di 30.000 euro.
Ritenuta sui bonifici: aumento all’8%
Per quanto riguarda le modalità di pagamento delle spese relative agli interventi di ristrutturazione e a quelli di riqualificazione, le modalità rimangono le stesse degli altri anni (pagamento con bonifico bancario o postale) Ciò che cambia è la ritenuta che le Banche e le Poste Spa devono operare sul bonifico al momento del pagamento che, dal 1 gennaio 2015, passa dal 4% all’8%.
Alessandra Caparello