Fino ad oggi, la cancellazione della società dal registro delle imprese aveva avuto piena efficacia costitutiva, rappresentando, allo stesso tempo, condizione necessaria e sufficiente per poter considerare la stessa estinta a tutti gli effetti. Le cose però sono cambiate!
Il decreto semplificazione (D.Lgs 175/2014) ha modificato le norme sulle società estinte, prevedendo che ai soli fini fiscali e contributivi, le società debbano rispondere dei propri debiti fino a 5 anni dalla loro cancellazione dal registro delle imprese.
Ma la vera notizia è che la nuova disciplina sui cinque anni per le verifiche ai soggetti cancellati è retroattiva e vale anche per le società di persone! Ma andiamo con ordine e facciamo il punto della situazione sulla novità che interessa una vasta platea di soggetti.
Chi sono i soggetti interessati?
Si tratta delle società di capitali e delle società di persone. Sebbene il decreto semplificazioni richiami espressamente l’articolo 2495 del Codice Civile che dispone in materia di società di capitali, secondo l’orientamento della giurisprudenza di legittimità il principio dell’estinzione è applicabile anche alle società di persone con le dovute differenze in ordine alla responsabilità dei soci.
Da quando decorre la norma?
L’Agenzia delle Entrate ha ribadito che, trattandosi di norma procedurale tesa a salvaguardare il recupero di somme erariali, la norma trova applicazione anche per le società già cancellate dal registro delle imprese prima dell’entrata in vigore del decreto, nonché per le attività di controllo riguardanti periodi precedenti a tale data, nel rispetto dei termini di prescrizione e decadenza (circolare 31/E del 2014 dell’Agenzia delle Entrate).
La novità sulle società estinte trova applicazione anche per i provvedimenti già notificati, ancorché interessati da contenzioso.
Gli atti che saranno emessi nei confronti della società estinta verranno notificati presso la sede dell’ultimo domicilio fiscale in quanto a tale scopo l’effetto dell’estinzione si produrrà solamente trascorsi i cinque anni dalla data di cancellazione.
Obblighi dei liquidatori
I liquidatori saranno chiamati a rispondere se soddisfano crediti di ordine inferiore a quelli di natura tributaria o se hanno assegnato beni ai soci prima di onorare i debiti di tipo fiscale. Per la graduazione si può seguire quanto previsto dall’articolo 2777 del codice civile.
Qual è la ratio della norma?
Come si può facilmente immaginare la norma mira a coordinare la disciplina civilistica sulla cancellazione delle società con le norme dettate in materia di liquidazione, accertamento e riscossione, al fine di evitare che le azioni di recupero poste in essere dagli enti creditori possano essere vanificate da condotte elusive. Tipico, ad esempio, è il caso di società cancellate senza avere assolto agli obblighi di versamento ai fini IVA o ai fini delle ritenute.
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN