La deduzione delle spese per prestazioni alberghiere e di somministrazione per alimenti e bevande è sottoposta a limitazione fiscale. Di seguito le indicazioni per compilare i righi previsti nei moduli delle dichiarazioni dei redditi, anche nel caso di spese di rappresentanza.
Innanzitutto è utile riepilogare alcuni concetti fondamentali:
- sono considerate spese di rappresentanza quelle relative a beni e servizi distribuiti o erogati gratuitamente, effettuate con finalità promozionali o di pubbliche relazioni;
- quest’articolo tratterà delle spese inerenti il reddito d’impresa e diverse da quelle dell’art. 95 c. 3 del TUIR (spese per prestazioni di lavoro anche di collaboratori coordinati e continuativi);
- le spese di rappresentanza di cui all’art. 108, c. 2 , 2° periodo del TUIR sono quelle deducibili nel periodo d’imposta di sostenimento se inerenti e congrue e anche in funzione del volume dei ricavi dell’azienda (vedi il D.M. 19.11.2008 per le situazioni considerate e la più diffusa limitazione pari all’1,3% dei ricavi e proventi della gestione caratteristica d’impresa fino a 10 milioni di euro);
- dal 1.1.2009 le spese relative a prestazioni alberghiere/somministrazioni di alimenti e bevande, diverse da quelle di cui all’art. 95 c. 3 del TUIR, sono deducibili nella misura del 75 %;
- le spese per vitto e alloggio qualificabili come spese di rappresentanza, dopo avere subito la riduzione al 75%, dovranno essere sommate all’importo delle altre spese di rappresentanza. Il totale è deducibile entro il limite di congruità del D.M.19.11.2008 di cui sopra;
- per le spese sostenute dalle imprese di nuova costituzione è vigente un’apposita regolamentazione (art. 108 c. 4 del TUIR e art 1 c. 3 DM 19.11.2008);
- non subiscono alcun limite le spese relative a beni distribuiti gratuitamente di valore unitario non superiore a 50 euro (art. 108 c. 2 del TUIR).
Per l’esatta deduzione fiscale, i moduli dichiarativi contengono appositi righi in cui le spese in questione andranno indicate:
- per l’intero, tra le variazioni in aumento del risultato d’esercizio;
- per l’importo fiscalmente ammesso, tra le variazioni in diminuzione.
I righi dei modelli RF delle dichiarazioni dei redditi sono: RF23 in aumento e RF 43 in diminuzione e non cambiano tra Modello Unico SC, SP o PF.
In particolare, il rigo RF23 è composto da 3 colonne e deve contenere:
- sia in col. 1 che in col. 3, tutte le spese per alberghi/somministrazione alimenti e bevande (comprese quelle classificabili come spese di rappresentanza);
- sia in col. 2 che in col. 3, le spese di rappresentanza art. 108 c.2 , 2° periodo del TUIR (escluse quelle per alberghi/somministrazione alimenti e bevande).
Anche il rigo RF 43 è composto da 3 colonne e deve contenere:
- in col. 1, il 75% delle spese di rappresentanza delle spese alberghiere/somministrazione alimenti e bevande (già comprese nella col. 1 del rigo RF23);
- in col. 2, la somma delle spese di rappresentanza dell’art. 108 c.2 , 2° periodo del TUIR (e quindi quelle di col. 2 del rigo RF23) e di quelle già indicate in col. 1, il tutto nell’ammontare deducibile ai sensi dell’art. 1 c. 2 del predetto D.M. 19.11.2008 (per es. fino all’1,3% dei ricavi e proventi della gestione caratteristica d’impresa fino a 10 milioni di euro);
- in col. 3, la somma dell’importo della col. 2 e del 75% dell’importo delle spese per alberghi/somministrazione non qualificabili come spese di rappresentanza (quindi il 75% dell’importo già compreso nella col. 1 rigo RF23).
Se vengono rispettate le suddette istruzioni e se tutte le spese di rappresentanza inerenti rientrerano nel limite dell’1,3% dei ricavi e proventi della gestione caratteristica d’impresa fino a 10 milioni di euro, la differenza tra le variazioni in aumento e in diminuzione sarà pari al 25% di tutte le spese per alberghi/somministrazione.
Ecco qui di seguito un esempio di compilazione, tenendo conto dei seguenti dati:
- tutte le spese per alberghi/somministrazione alimenti e bevande sono € 120.000;
- le spese di rappresentanza per alberghi/somministrazione alimenti e bevande sono € 30.000;
- le spese non di rappresentanza per alberghi/somministrazione alimenti e bevande sono € 90.000;
- l’ammontare di altre spese di rappresentanza è di € 5.000.
Supponendo un utile civilistico di € 10.000 e considerato che la differenza tra le variazioni in aumento e in diminuzione del reddito è di € 30.000 (pari quindi al 25% dell’ammontare di tutte le spese alberghiere/somministrazione alimenti e bevande), si determinerà l’utile fiscale di € 40.000.
Dott. Rag. Giuseppina Spanò – Palermo