Quali sono le novità 2017 per la detrazione delle spese funebri? Quali sono i requisiti per poter beneficiare della detrazione? Ecco per voi un riepilogo.
Nella dichiarazione dei redditi 2017 dall’imposta lorda si detrae il 19% delle spese funebri sostenute nel 2016 (detrazione consentita ai sensi dell’articolo15, comma 1, lettera d del TUIR).
Come disposto dalla Risoluzione Agenzia delle Entrate, n. 944 del 28 luglio 1976 e chiarito recentemente anche dalla Circolare 7/E del 4 aprile 2017 dell’Agenzia delle Entrate, le spese funebri devono rispondere a un criterio di attualità rispetto all’evento cui sono finalizzate. Sono pertanto escluse dalla detrazione le spese sostenute dal contribuente in previsione delle future onoranze funebri (ad esempio, l’acquisto di un loculo prima della morte) e le spese di esumazione e riesumazione.
Una importante novità introdotta dalla Legge di Stabilità 2016, commi 954 e 955, è che dall’anno scorso, è venuto meno il cosiddetto vincolo parentale tra il defunto e chi paga le spese del funerale. Il vincolo di parentela obbligava i contribuenti a portare in detrazione le sole spese funebri sostenute per conto di un parente, ossia, nei confronti di una persona discendente dalla stessa famiglia in linea retta (quindi padre e figlio, nonno e nipote), e in linea collaterale (quindi fratelli, zii e nipoti, ecc). Ora la detrazione fiscale è consentita anche in relazione a soggetti differenti rispetto a quelli indicati nell’articolo 433 del Codice Civile, quindi anche a soggetti non legati da vincoli di parentela.
Inoltre, a partire dal 2016, il limite massimo di detrazione delle spese funebri, che fino al 2015 era pari a 1.549,37 euro, è diventato pari a 1.550 euro. Tale cifra non è l’importo che va detratto, ma è il limite sul quale va calcolata la detrazione del 19%. Il 19% di 1.550 euro è 294,50 euro, ed è questa la quota massima di spesa che i contribuenti possono portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi. In altre parole, le spese funebri 2017 sono detraibili al 19% per un massimo di 294,50 euro.
Nel caso in cui la spesa sia stata sostenuta da più contribuenti, la detrazione di 294,50 euro che spetta complessivamente va suddivisa tra quanti hanno contribuito alla spesa per il funerale o per i funerali, qualora vi sia stato più di un decesso nell’arco dello stesso anno.
I contribuenti che intendono detrarre le spese funebri nella dichiarazione dei redditi devono conservare le fatture o ricevute fiscali attestanti la spesa del funerale: rientrano in questa tipologia di documenti, le fatture e/o ricevute rilasciate dall’agenzia di pompe funebri e dal fioraio, la ricevuta di versamento dei diritti cimiteriali pagati al Comune, le ricevute per gli annunci funebri, ecc.
Nell’ipotesi di spesa sostenuta da più persone, ai fini di detrazione, se la fattura emessa dall’agenzia funebre risulta intestata ad una sola persona occorre riportare su di essa un’annotazione firmata dall’intestatario, che certifichi che l’importo fatturato è stato suddiviso tra più soggetti. In questo modo, chi ha contribuito a pagare la spesa otterrà una copia della fattura, che dovrà conservare e utilizzare come documentazione per godere della detrazione pro-quota.
Per le detrazioni delle spese funebri, anche nel 2017, vale il criterio di cassa, per cui le spese detraibili sono quelle relative al periodo in cui si è sostenuta realmente la spesa.
Fabrizio Tortelotti