Quali sono le regole per la detrazione delle spese mediche sostenute all’estero? Qual è il limite di detraibilità? Quali sono le regole per la traduzione e per la conservazione della documentazione?
Le spese mediche sostenute all’estero sono soggette alle medesime regole di quelle sostenute nel nostro Paese e al contribuente è richiesto semplicemente di conservare la fattura rilasciata nel Paese estero unitamente a una traduzione in italiano che, a seconda della lingua in cui è espresso il documento fiscale, può essere una traduzione giurata oppure può essere effettuata dal contribuente stesso.
Come sinteticamente sopra ricordato, alle spese mediche sostenute all’estero vengono applicate le regole che sono previste per le spese mediche sostenute in Italia; il contribuente, quindi, deve essere in possesso di una documentazione dalla quale sia possibile ricavare le medesime indicazioni richieste per le spese sostenute in Italia, tenendo conto di quanto precisato con Circolare 04.04.2008 n. 34, risposta 6.1 e cioè:
- natura (“farmaco” o “medicinale”), qualità (nome del farmaco) e quantità del farmaco, che dovranno risultare da una documentazione rilasciata dalla farmacia;
- codice fiscale del destinatario che, contrariamente a quanto precisato per gli altri requisiti, potrà essere riportato a mano sullo stesso documento dal contribuente.
Tra le spese sostenute all’estero, si ricorda che l’Amministrazione finanziaria, con la Circolare n. 122 del 1° giugno 1999, risposta 1.1.10, ha precisato che non sono detraibili quelle relative al trasferimento ed al soggiorno all’estero, anche se sostenute in funzione dello stato di salute.
Modalità per la traduzione del documento estero
In generale, il documento estero deve essere sempre tradotto anche se la modalità può variare a seconda della lingua di emissione. Tuttavia, sono esentati dalla traduzione soltanto i contribuenti residenti in Valle d’Aosta se la documentazione è scritta in francese e quelli residenti nella provincia di Bolzano se la documentazione è scritta in tedesco.
In particolare, se la documentazione è in inglese, francese, tedesco e spagnolo, il contribuente può effettuare direttamente la traduzione prima di esibirla al Caf/professionista abilitato. Inoltre, la documentazione sanitaria redatta in lingua slovena può essere tradotta direttamente dal contribuente se lo stesso è residente nella Regione Friuli Venezia Giulia e appartiene alla minoranza slovena.
Si ricorda, infine, che se la documentazione è redatta in una lingua diversa da quelle sopra indicate (inglese, francese, tedesco, spagnolo, sloveno nel caso sopra ricordato), ai fini della detrazione, prima di presentare la documentazione al Caf o al professionista abilitato, il contribuente dovrà necessariamente corredarla di una traduzione giurata.
Massimo D’Amico – Centro Studi CGN