Entro il 31 luglio la prima o unica rata della rottamazione

Il 31 luglio è l’ultimo giorno utile per pagare la prima o l’unica rata della rottamazione delle cartelle di pagamento. Come si può effettuare il pagamento? E cosa succede se non si paga?

Chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle di pagamento aveva la possibilità di scegliere se pagare quanto dovuto in un’unica rata o in più rate. Chi, ad esempio, ha optato per il pagamento in 5 rate, deve saldare il 70% del proprio debito entro le prime tre rate (tutte nel 2017). Qualunque sia la forma scelta, la prima rata o l’unico pagamento va effettuato appunto entro il 31 luglio 2017.

Come si effettua il pagamento?

I canali per effettuare il pagamento della prima o dell’unica rata della rottamazione sono diversi: internet banking, domiciliazione bancaria, sportelli bancomat, uffici postali, tabaccai convenzionati, sportelli bancari, sportelli dell’agenzia delle Entrate-Riscossione e punti vendita Sisal e Lottomatica.

Chi decide di pagare tramite il servizio di internet banking può collegarsi al sito web della propria banca e utilizzare il servizio per il pagamento dei RAV, inserendo il numero del bollettino e l’importo da pagare.

Il pagamento tramite domiciliazione bancaria si effettua compilando il modulo allegato alla comunicazione delle somme dovute, inviata dall’Agente della riscossione e presentandolo presso il proprio sportello bancario. È utile ricordare che la richiesta di attivazione del mandato sia presentata alla banca del titolare del conto almeno 20 giorni prima della scadenza della rata.

I pagamenti per la rottamazione cartelle possono essere effettuati anche direttamente agli sportelli ATM abilitati, utilizzando la propria tessera bancomat e accedendo al servizio per il pagamento dei RAV.

Nel caso in cui il contribuente decida invece di effettuare il pagamento tramite gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-riscossione è sufficiente pagare indicando solamente il proprio codice fiscale. Il pagamento presso gli sportelli può essere effettuato con carta di credito (anche prepagata), bancomat, titoli di credito o in contanti (rispettando il limite di 3 mila euro previsto dalla normativa antiriciclaggio).

Il pagamento della rata della rottamazione può essere effettuato anche on line tramite la piattaforma PagoPa (il sistema elettronico per i pagamenti alla Pubblica Amministrazione) con l’app Equiclick. Questo ulteriore metodo di pagamento prevede la scelta di tre diversi operatori (istituti bancari, Poste e altri istituti di pagamento) che mettono a disposizione diverse modalità di pagamento: bonifico, carte di credito o debito, prepagate, bollettino, addebito in conto.

Cosa deve fare chi non ha più i conteggi e la copia della comunicazione?

Coloro i quali volessero recuperare i conteggi, sul sito internet www.agenziaentrateriscossione.gov.it è possibile richiedere la copia della comunicazione delle somme dovute, già inviata dall’Agente della riscossione agli interessati, direttamente dall’area pubblica, senza necessità di pin e password.

E chi non può più pagare?

Coloro che hanno richiesto la rottamazione di più cartelle ma si trovano nelle condizioni di non poter più effettuare il pagamento di tutte le cartelle, possono decidere di pagarne solo alcune.

A tale scopo, Agenzia delle Entrate riscossione ha previsto il servizio ContiTu che consente di richiedere e stampare i bollettini RAV per pagare singoli avvisi/cartelle relative alle istanze presentate. Come si può leggere sul sito delle Entrate, per le restanti cartelle di pagamento la definizione agevolata non produrrà effetti e l’agente della riscossione dovrà riprendere le azioni di recupero così come prevede la legge.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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