Oggetto dei provvedimenti contenuti nella legge di Bilancio 2018 è anche la cultura, resa protagonista tramite l’attuazione di misure che mirano alla scuola ed all’università. Ecco una sintesi delle principali novità.
“La nostra è stata una scelta strategica: destinare quante più risorse possibili alla formazione, alla ricerca, all’innovazione. Perchè questo è il migliore investimento per il futuro non soltanto delle nuove generazioni, ma dell’intero Paese. Le misure approvate mettono al centro la qualità del sistema di formazione e consentono all’Italia di dotarsi degli strumenti necessari per far fronte alle sfide poste dal mondo globalizzato e da un’innovazione tecnologica che procede a ritmi mai registrati nella storia”.
Con queste parole la Ministra dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Valeria Fedeli, sottolinea l’importanza, dopo l’approvazione alla Camera, dei provvedimenti che, di seguito, riepiloghiamo.
Per ciò che riguarda la scuola vediamo in primo piano i contratti della docenza con:
• lo stanziamento di 150 milioni di euro per l’ampliamento dei posti di diritto nell’organico delle scuole;
• lo stanziamento di fondi, destinati all’intero triennio, finalizzati al rinnovo dei contratti del personale docente già presente nelle scuole;
• l’assunzione in ruolo del personale che lavora presso le scuole con un contratto co.co.co dovuto alla legge 124 del ’99;
• la valorizzazione dei titoli abilitanti conseguiti in ambito universitario, e proroga della validità delle graduatorie per il concorso del 2016.
I provvedimenti riguardanti la scuola vedono protagonista anche l’amministrazione scolastica con l’armonizzazione delle retribuzioni dei dirigenti scolastici con quelli della PA. Ancora, dopo 15 anni, viene indetto il concorso per i Direttori Generali dei servizi Generali ed Amministrativi (DSGA).
Inoltre, sono introdotte specifiche norme riguardanti l’istruzione socio-pedagogica e pedagogica, sono previsti ingenti stanziamenti per gli ITS (Istituti Tecnici Superiori) ed è confermato il fondo per l’assistenza di alunni ed alunne con disabilità.
Per ciò che concerne la normativa riguardante l’università, ancora una volta vediamo protagonista la docenza che riceverà una tantum degli importi aggiuntivi atti a compensare gli scatti stipendiali che dal 2011 al 2015 gli sono stati negati.
Per i ricercatori sono previste 1600 assunzioni presso gli Enti di Ricerca e la proroga dei contratti a tempo determinato, l’accelerazione dell’avanzamento della carriera con scatti stipendiali ogni 2 anni e il diritto all’interruzione dell’attività di ricerca per maternità anche con contratto a tempo determinato. Vengono stanziati 12milioni di euro per la ricerca in Antartide e viene riformato anche il settore spaziale.
Infine per gli studenti vediamo 20 milioni di euro stanziati per incrementare le borse di Dottorato, la possibilità di detrazione dei canoni di alloggio universitario, l’incremento del fondo per il diritto allo studio ed anche quello a favore dell’attività sportiva.
I provvedimenti della legge di Bilancio 2018, inoltre, coinvolgono anche l’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) prevedendo:
• la statalizzazione di alcuni istituti di musica e alcune di belle arti;
• lo stanziamento di 18,5 milioni di euro all’anno destinati alle assunzioni;
• lo sblocco del turnover per reinvestire i risparmi dei pensionamenti in assunzioni;
• la stabilizzazione del personale con tre anni di servizio negli ultimi otto anni accademici;
• l’applicabilità della legge 128 del 2013 riguardante i contratti a tempo determinato anche per l’indeterminato.
“Con questa legge di bilancio – chiude Fedeli – il governo dimostra concretamente di credere nel valore non solo economico, ma anche sociale del lavoro, di puntare a uno sviluppo sostenibile e a una crescita inclusiva, di voler operare per realizzare veramente una società e un‘economia della conoscenza”.
Lavinia Linguanti – Centro Studi CGN