Anche nel 2018 la legge di bilancio mira alla coesione territoriale e all’agevolazione del Mezzogiorno, prorogando politiche già in essere e creando nuovi fondi per lo sviluppo del Sud Italia.
Sono cinque le misure che vedono protagonista il Mezzogiorno nella legge 205 del 2017 le quali, per la precisione, vengono descritte dall’articolo 892 al 900:
- credito d’imposta;
- Fondo imprese Sud;
- Strategia nazionale per le aree interne;
- decontribuzione per le nuove assunzioni;
- Resto al Sud.
Nella maggior parte dei casi si parla di fondi che erano già stati stanziati dalle precedenti leggi di bilancio e che in quest’ultima vengono prorogate, con l’aggiunta di un fondo di sviluppo per la micro, piccola e media impresa di questi territori.
Andiamo adesso a vedere nello specifico tali misure.
Ancora una volta il primo punto vede protagonista il credito d’imposta per l’investimento in beni strumentali, mettendo a disposizione 200 milioni di euro per l’anno 2018 e 100 milioni per il 2019. Questo di conseguenza amplia l’utilizzo dei già predestinati fondi degli scorsi anni.
All’articolo 897 vediamo stanziati 150 milioni di euro tratti dal Fondo di Coesione per quello che prende il nome di ‘Fondo imprese Sud’ rivolto alle piccole e medie imprese con sede legale nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Tale stanziamento è affidato all’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo – Invitalia Spa, tramite un’apposita convenzione stipulata con la presidenza del Consiglio dei Ministri, che potrà quindi avvalersi anche dell’ausilio della Banca per il Mezzogiorno.
Tale misura, che ha come obiettivo la crescita dimensionale della PMI del Mezzogiorno, mira a colmare un critico gap del tessuto imprenditoriale italiano, ovvero quello che si verifica tra le regioni del centro nord e quelle del Sud della penisola, incentivando l’investimento.
Il Fondo, di durata 12 anni, opera investendo nel capitale delle imprese insieme ad investitori privati, purché non superino il 50%, ammettendo anche la possibilità di investimento in fondi comuni aventi forma chiusa (che non possono superare il 30%).
Per verificare i criteri di valutazione e i requisiti di accesso al Fondo basterà consultare il sito di Invitalia.
Grazie allo stanziamento di 30 milioni di euro per l’anno 2019, 30 milioni per 2020 e 31,8 milioni per il 2021, viene prorogata anche la cosiddetta ‘Strategia Nazionale per le Aree Interne’ per l’attuazione delle politiche comunitarie, portando l’autorizzazione complessiva di spesa, appunto, a favore delle aree interne.
La legge di bilancio, inoltre, vede protagonisti anche i giovani, proponendo misure di agevolazione sia per il lavoro dipendente che per aspiranti imprenditori.
La prima misura in oggetto è quella che, dal comma 100 al 108, parla di una decontribuzione del 50% rivolta ad ogni nuova assunzione a tempo indeterminato di under 35 purché non abbiano impiego da almeno sei mesi, o contratti di apprendistato per i giovani dai 16 ai 34 anni.
Per quanto riguarda il Sud, tale misura viene ripresa ed estesa al 100% dei contributi, per il primo anno, fino ad un tetto massimo procapite di 8.060 euro.
Per usufruire di tale agevolazione sarà sufficiente che l’imprenditore abbia sede legale in una delle regioni del Sud Italia, citate all’inizio dell’articolo, e che assuma a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato entro il 31 dicembre 2018. Dal secondo anno in poi lo sgravio sarà comunque del 50% se la misura verrà prorogata.
Un’ulteriore misura che nella legge di bilancio 2018 vede protagonisti i giovani è quella denominata ‘Resto al Sud’. Quest’ultima, anch’essa affidata ad Invitalia, tratta una serie di incentivi fiscali dedicati ai giovani che vogliono fare impresa rimanendo al Sud.
Questa misura si concretizza in due tipi di due tipi di agevolazioni fiscali:
- contributo a fondo perduto fino al 35% del totale del progetto di investimento;
- finanziamento bancario a tasso zero garantito dal Fondo di garanzia delle PMI che può coprire fino al 65% dell’investimento. Tale finanziamento deve essere restituito in 8 anni).
Per usufruire di tale vantaggio basterà collegarsi al sito di Invitalia, controllare di essere in possesso di tutti i requisiti, scaricare e compilare il modulo, ed infine inviarlo tramite la piattaforma web.
Lavinia Linguanti – Centro Studi CGN