L’outsourcing (parola inglese traducibile letteralmente come “approvvigionamento esterno”) indica il processo attraverso il quale un’impresa affida a un fornitore esterno la gestione operativa di una o più funzioni in precedenza svolte internamente. Quali sono i vantaggi dell’outsourcing per lo studio professionale?
Nell’ultimo decennio il ricorso al mercato dell’esternalizzazione è decisamente in crescita e questo fenomeno sta caratterizzando sempre più la strategia di molte imprese, sia pubbliche che private, in quasi tutti i settori. Il trend quindi ci fa capire che pensare di affidare ad un partner esterno tutte o alcune delle nostre pratiche forse non è proprio una cattiva idea.
Le attività del Commercialista e del Consulente del lavoro hanno come focus vari adempimenti legati a contabilità, dichiarativi, elaborazione paghe, pratiche camerali, etc. e, in misura meno continuativa, la consulenza.
Negli ultimi anni ci stiamo rendendo conto che nello studio professionale “tipo” ci si occupa sempre più spesso di data entry e, anche per mancanza di risorse e/o di organizzazione strategica, il tempo che si dedica al cliente è sempre meno, con il conseguente rischio di vedere ridotti il valore aggiunto del proprio lavoro e la propria competenza.
A tutto ciò si aggiunge un’altra problematica: quella legata agli strumenti informatici. Ogni programma utilizzato nello studio professionale ha stringenti vincoli tecnici (i famosi “requisiti minimi”), che molto spesso entrano in contrasto gli uni con gli altri. Spesso, quindi, può accadere (magari sotto scadenza) che l’ultimo aggiornamento eseguito vada in contrasto con un determinato programma presente sul computer di studio e che impedisca l’invio di una determinata pratica. L’outsourcing può essere quindi una valida soluzione a questi problemi di carattere informatico.
Delegare esternamente la gestione di una o più pratiche o di un adempimento che comporta un notevole dispendio di tempo può rendere più semplice la definizione delle priorità, può agevolarci durante un periodo “caldo” a ridosso delle scadenze, può venirci in aiuto in mancanza di personale (per malattia, infortunio, maternità). Inoltre, l’esternalizzazione può essere un modo per incrementare i servizi offerti alla propria clientela e migliorare di conseguenza l’immagine del proprio studio.
L’outsourcing nello studio professionale, quindi, è una pratica che permette di incrementare l’efficienza dei propri processi organizzativi e mantenere un vantaggio competitivo nel mercato.
Esternalizzare vuol dire guadagnare tempo prezioso da spendere non solo in attività più remunerative per lo studio e/o professionalmente più soddisfacenti ma anche guadagnare tempo prezioso per se stessi.
Maida Marrocchella – Centro Studi CGN