Voucher per l’acquisto di consulenze specialistiche

La Legge di Bilancio 2019 ha previsto l’introduzione di un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher per l’acquisto di consulenze specialistiche al fine di favorire la digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese.

In particolare gli stessi contributi, valevoli per gli anni 2019-2020, consentono di usufruire della consulenza dell’Innovation Manager, il quale è specializzato nei processi di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

Le prestazioni consulenziali di natura specialistica devono essere finalizzate a sostenere:

  • i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal piano Impresa 4.0;
  • l’ammodernamento degli assetti gestionali ed organizzativi dell’impresa;
  • l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Il cosiddetto voucher manager, rimborsabile ed a fondo perduto, è riconosciuto per i due periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2018.

I soggetti beneficiari individuati dalla norma sono le micro, piccole e medie imprese (con l’esclusione delle grandi, disciplinate e definite dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6/5/2003) con percentuali di aiuto differenziate:

  • alle micro e piccole imprese, in misura pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40 mila euro;
  • alle medie imprese, in misura pari al 30% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 25 mila euro;
  • alle imprese che aderiscono a un contratto di rete, in misura pari al 50% dei costi sostenuti ed entro un limite massimo complessivo, per l’intera rete, di 80 mila euro.

Con riferimento specifico alle Reti di Impresa, come definite dall’art. 3 della Legge 33/2009, esse potranno essere beneficiarie del voucher purché il programma comune di Rete preveda lo sviluppo di almeno uno degli ambiti previsti dalla nuova disposizione (tecnologie Impresa 4.0, assetti gestionali/organizzativi, accesso ai mercati finanziari/capitali).

La stessa legge prevede, inoltre, l’istituzione di un albo che disciplini questo supporto consulenziale alle PMI: in particolare, l’azienda potrà sottoscrivere il contratto di consulenza con società o manager in possesso di adeguati requisiti di qualificazione e iscritti in un albo ad hoc.

L’agevolazione sarà operativa solo a seguito dell’emanazione del decreto ministeriale di attuazione, che ad oggi non è tuttavia ancora stato pubblicato (doveva arrivare entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento). In esso il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà indicare i criteri, le modalità, gli adempimenti formali per l’erogazione dei contributi, per l’istituzione dell’elenco sia delle società sia dei professionisti da cui le imprese potranno selezionare l’Innovation Manager, nonché l’eventuale riserva di una quota delle risorse da destinare prioritariamente alle micro e piccole imprese e alle Reti d’impresa.

Fabrizio Tortelotti