Introdotto con la Legge di Bilancio (art. 1, commi 184-198, L. n. 145/2018), il c.d. saldo e stralcio delle cartelle consiste in una riduzione delle somme dovute per alcune tipologie di debiti riferiti a carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 in capo a contribuenti (persone fisiche), che si trovano in una grave e comprovata difficoltà economica.
La definizione “grave e comprovata difficoltà economica” indica:
- che il contribuente deve essere in possesso di un valore ISEE riferito al proprio nucleo familiare non superiore a 20.000 euro;
- ovvero che deve risultare, alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, già presentata la procedura di liquidazione di cui all’art. 14-ter della legge su sovraindebitamento (del 27/1/2012, n. 3).
Le somme da pagare sulla quota capitale vengono determinate applicando 3 diverse aliquote:
- al 16%, con ISEE del nucleo familiare non superiore a 8.500 euro;
- al 20%, con ISEE del nucleo familiare compreso tra 8.500 e 12.500 euro;
- al 35%, con ISEE superiore a 500 euro.
La scadenza per la presentazione della domanda, fissata al 30 aprile scorso, ha generato grandi discussioni, con la continua richiesta di proroga al 31 maggio, motivata principalmente da due fattori:
- i blocchi informatici dei siti internet degli agenti della riscossione, dovuti al notevole numero di richieste da parte dei contribuenti;
- i numerosi giorni di chiusura degli uffici pubblici e degli studi professionali, dovuti alle festività pasquali e al “ponte” tra il 25 aprile e il 1° maggio.
Secondo le nuove disposizioni proposte dal Governo, oggi è possibile parlare di una riapertura dei termini: è stato infatti depositato un emendamento sul “Decreto Crescita” che, visto il volume di richieste ad oggi registrato, propone la nuova scadenza al 31 luglio 2019.
Il termine per la conversione in legge del Decreto Crescita è fissato al 30 giugno 2019: in attesa di ulteriori novità non resta che attendere.
Anche chi ha fatto domanda entro la scadenza del 30 aprile deve attendere: i contribuenti con ISEE inferiore a 20.000 euro che potranno contare sullo stralcio parziale del debito maturato dovranno aspettare la risposta dell’Agenzia delle entrate-Riscossione che arriverà entro il 31 ottobre 2019, nella quale verranno riportati l’ammontare complessivo della somma dovuta e le scadenze.
Giulia Breda – Centro Studi CGN