Discontinuità aziendale: quando arriva il momento di fare il punto della situazione

Nella vita aziendale, spesso, arriva un momento in cui tutto cambia. Tutto quello che sembrava funzionare fino ad oggi, ad un certo punto sembra non funzionare più. In azienda, possono verificarsi circostanze o eventi che fanno sorgere dubbi sulla continuità aziendale e fanno nascere significative incertezze sul fatto che l’azienda possa non essere in grado di realizzare le proprie attività.

Quali sono i segnali che ci fanno capire che forse è arrivato il momento di fare il punto della situazione prima che sia troppo tardi?

In questo articolo, ho sintetizzato alcune circostanze o eventi che possono dar luogo a significativi dubbi sulla capacità dell’azienda di continuare la propria attività. Alcune di queste circostanze possono sembrare banali e spesso sottovalutate, ma per esperienza personale, posso garantirti che non lo sono affatto.

Situazione di deficit patrimoniale o di capitale circolante netto negativo

Il capitale circolante netto è la differenza tra le attività correnti e le passività correnti. Quando le passività correnti sono superiori alle attività a breve termine, il capitale circolante netto è negativo, situazione per cui è necessario correre al più presto ai ripari se non si vuole soccombere.

Impossibilità di pagare i debiti e di incassare i crediti

L’incapacità di pagare i debiti alla scadenza e allo stesso tempo la difficoltà di incassare i crediti vantati verso i propri clienti è indice di un evidente problema finanziario. Se non si riescono ad anticipare i tempi di incasso dei propri crediti, quanto a lungo potrebbe resistere l’azienda?

Incapacità di ottenere ulteriore liquidità dalle banche

Negli ultimi anni, purtroppo, tantissime aziende hanno chiuso i battenti a causa di una sempre più preoccupante stretta al credito da parte del sistema creditizio. Purtroppo oggi, il credito è molto più selettivo rispetto al passato. Aziende migliori hanno maggiori possibilità, quelle minori un po’ meno. E così, non avendo accesso al credito, la piccola azienda non ha più la capacità di investimento e la capacità di crescere in un mercato sempre più agguerrito e concorrenziale.

Difficoltà nell’onorare le scadenze dei debiti

La difficoltà nel rispettare le scadenze dei debiti (le rateizzazioni fiscali sono solo un esempio) può portare l’imprenditore ad accanirsi nel tentativo di salvare il salvabile e recuperare ulteriore liquidità richiedendo altri finanziamenti che generano ulteriori oneri passivi che gravano sul bilancio. E purtroppo, come accade qualche volta, l’imprenditore  per ottenere un po’ di liquidità si ritrova a chiedere finanziamenti al di fuori dei tradizionali sistemi bancari con tassi da usura.

Consistenti perdite di esercizio

I bilanci da qualche anno chiudono in perdita? Quali sono le cause? Cosa non funziona più? È il caso per l’imprenditore di riconsiderare i principali fattori relativi alla redditività attuale e futura? Si tratta solo di ridimensionare i costi oppure si tratta di un problema relativo alla produzione del volume di affari? Generalmente, da un’attenta analisi dei dati di bilancio e dei fatti aziendali è possibile definire la natura delle perdite e capire se esse scaturiscono dalla gestione operativa o sono legate a eventi straordinari che hanno caratterizzato la gestione dell’azienda.

Cause legali dall’esito incerto

Prodotti difettosi, controversie con dipendenti o con altre aziende per aggiudicarsi la paternità di un marchio o un brevetto, ad esempio, possono portare a cause legali che, in caso di perdita, potrebbero condurre, dal punto di vista finanziario, a risultati disastrosi e mettere seriamente a rischio la continuità dell’attività. Purtroppo, nel nostro paese la via giudiziale non è né breve né semplice.

Alcuni tra questi segnali sono di immediata percezione, ma non implicano necessariamente l’esistenza di una significativa incertezza sulle sorti dell’azienda. Di sicuro, il perdurare negli anni di consistenti perdite d’esercizio e l’esistenza di un cash flow negativo rappresentano senza dubbio indizi molto rilevanti, che devono allertare l’imprenditore affinché faccia approfondite analisi sulla situazione.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

http://www.il-commercialista-dei-professionisti.com