Riforma della tassazione degli immobili in arrivo. La Legge di Bilancio 2020, infatti, prevede la modifica dell’IMU e l’abolizione della TASI. Ecco una panoramica delle novità che si profilano all’orizzonte per i professionisti del settore fiscale e per i contribuenti.
Attualmente i presupposti impositivi sono: il possesso di immobili, l’erogazione e fruizione di servizi comunali. Sono esenti dall’imposta IMU gli immobili ad uso abitativo adibiti ad abitazione principale, ad eccezione degli immobili di categoria catastale A01, A08 e A09 che godono di un’aliquota ridotta e detrazione di 200 euro.
L’imposta municipale unica (IUC) è costituita da:
- IMU (Imposta municipale propria): legata al possesso degli immobili;
- TASI (Tributo per servizi indivisibili): riferita ai servizi;
- TARI (Tassa sui rifiuti): riferita ai servizi.
L’art.13 D.L. n. 201/2011 individua le aliquote base IMU sulle quali è facoltà dei Comuni intervenire in aumento o in diminuzione. La somma delle aliquote IMU e TASI non può attualmente superare il 10,6 per mille.
L’aliquota ordinaria IMU è pari allo 0,76 % con possibilità di:
- aumento o riduzione sino a 0,3 punti percentuali;
- aumento fino a 0,3 punti percentuali per i fabbricati di categoria D.
La TASI è stata istituita con la Legge di Stabilità 2014, L.n.147/2013 e modificata dal D.L.16/2014 e con L.n.208/2015. I diritti che presuppongono l’assoggettamento alla TASI sono:
- proprietà;
- diritti reali di godimento;
- diritti personali di godimento.
Nel caso di diritti personali di godimento la soggettività passiva TASI è in capo a:
- inquilino o comodatario (tra il 10% e il 30%) se l’immobile non è adibito ad abitazione principale;
- locatore/comodante per la quota rimanente (90% o 70%).
Il Comune può determinare l’aliquota TASI in modo tale che la somma tra la stessa e l’aliquota IMU non superi l’aliquota massima IMU consentita.
L’aliquota base è pari allo 0,1% e anche per la TASI così come per l’IMU il Comune può determinare l’aliquota in modo tale che la stessa non superi quella massima consentita per l’IMU.
Cosa cambia con la nuova IMU?
Nella discussione della Legge di bilancio 2020 il Governo prevedrebbe l’introduzione della nuova tassa IMU 2020 derivata dalla fusione tra IMU e TASI, eliminando pertanto la nota IUC.
L’emendamento presentato dal Governo prevedrebbe l’unificazione delle tasse in modo da semplificare il pagamento delle imposte da parte dei cittadini.
In base a quanto previsto dal Disegno di Legge di Bilancio 2020 l’aliquota base sarebbe composta dalla somma delle aliquote di base IMU e TASI. La nuova aliquota base IMU passerebbe pertanto da 0,76% a 0,86% (IMU 0,76% + TASI 0,1%).
Rispetto all’attuale indicazione in vigore, la “nuova IMU” potrebbe arrivare all’11,4 per mille, che è l’aliquota massima di quest’ultima.
La TASI risulterebbe abrogata in quanto il gettito sarebbe destinato a confluire nella nuova IMU.
Un’altra novità riguarda l’abolizione della quota di imposta TASI dovuta da chi detiene l’immobile (conduttore o comodatario), confluendo tutto a carico del solo proprietario dell’immobile.
Denisa Mema – Centro Studi CGN