Moneta elettronica e POS: quali novità ci attendono?

Nonostante da alcuni anni il recupero delle tasse evase dai contribuenti italiani sia aumentato, il governo sta puntando ad incrementare la lotta all’evasione fiscale con limitazioni nell’utilizzo del denaro contante nelle transazioni commerciali a favore dei pagamenti elettronici e dell’uso del POS, con tanto di sanzioni a carico dei commercianti senza POS. Quali novità dunque ci attendono?

La nuova manovra di bilancio 2020, anche se non ancora approvata in via definitiva, prevede infatti alcune misure volte a ridurre l’uso del denaro contante in favore di un maggiore utilizzo dei pagamenti elettronici.

In particolare, è prevista una riduzione della soglia per l’utilizzo del denaro contante che da 3 mila euro passa a 2 mila euro a partire dal 1° luglio 2020, per poi scendere ancora a mille euro nel 2022. Anche se le nuove regole per i pagamenti in contanti saranno applicate in modo graduale, stiamo assistendo ad un ritorno al passato.

Ricordiamo infatti che fino al 2015 il limite all’uso del denaro contante era stato fissato a mille euro dal cosiddetto Decreto Salva Italia (D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011). Dal 1° gennaio 2016, invece, la legge di Stabilità per il 2016 (Legge n. 208 del 28 dicembre 2015) aveva aumentato il limite per i pagamenti in contanti a 3 mila euro. Nel 2022 quindi si ritornerà ancora a mille euro!

Perché dunque questo accanimento nel limitare l’utilizzo del denaro contante? Uno dei motivi è che l’utilizzo del denaro contante è considerato uno dei principali mezzi con cui circola il nero di imprese e professionisti. Minore è il suo utilizzo, maggiore è il contributo alla lotta all’evasione.

Per il legislatore, l’obbligo di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito dovrebbe essere la regola e, rispetto a quanto è avvenuto fino ad ora, saranno previste delle sanzioni per chi rifiuta i pagamenti con moneta elettronica o non si dota di POS.

A quanto ammontano le sanzioni per i trasgressori? Le sanzioni previste dal decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio consistono in una multa di 30 euro e un’ammenda pari al 4% del valore della transazione rifiutata dall’operatore commerciale. Le sanzioni si applicheranno a partire dal prossimo mese di luglio 2020 (salvo modifiche dell’ultima ora).

La manovra in corso di approvazione non prevede solo sanzioni però! È previsto anche un bonus per incentivare la gente a limitare l’uso del contante, per spingere sempre più all’uso dei pagamenti elettronici nelle transazioni commerciali. È prevista inoltre la detraibilità di talune spese in dichiarazione dei redditi solo se si paga con bancomat e carte di credito.

Ma qual è il costo per le imprese e la collettività nell’uso della moneta elettronica? Secondo alcune stime elaborate dalle associazioni di categoria, l’obbligo di accettare bancomat e carte di credito costerà alle piccole e medie imprese almeno 2 miliardi di euro in più tra costi di installazione, canoni e commissioni sulle transazioni. Come è facile intuire, con molta probabilità, i costi saranno scaricati sui prezzi finali dei beni e servizi e, alla fine, graveranno come sempre sul consumatore finale.

Sebbene alcuni studi mostrino chiaramente una correlazione tra utilizzo dei pagamenti elettronici e diminuzione dell’economia sommersa, è lecito chiedersi se la lotta all’evasione può essere fatta solamente disincentivando l’uso del contante piuttosto che incentivando l’uso della moneta elettronica.

Quella di utilizzare i pagamenti elettronici per tutte le transazioni commerciali, comunque, è una strada già tracciata e che, nel prossimo futuro, sono certo che cambierà le nostre abitudini di acquisto in maniera naturale.

Le recenti innovazioni tecnologiche applicabili nei pagamenti, come la tecnologia NFC, il riconoscimento ottico, le impronte digitali e l’uso delle criptovalute, consentiranno alla maggior parte delle persone di avere un proprio portafoglio digitale (elettronic wallet) abbastanza sicuro nel proprio smartphone, con la conseguenza che le transazioni avverranno quasi tutte in maniera istantanea senza utilizzo del contante.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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