Il virus COVID-19 (c.d. Coronavirus) ha letteralmente stravolto le scadenze degli adempimenti fiscali in Italia. In primis, lo slittamento al 31 marzo 2020 della presentazione della Certificazione Unica 2020 e in secondo luogo, il termine per la trasmissione del Modello 730/2020, anno d’imposta 2019, fissato per il 30 settembre 2020.
Come si aggiorna il calendario fiscale dopo il Coronavirus?
I decreti approvati dal Governo non hanno riguardato esclusivamente le zone rosse, cioè i comuni identificati dall’Allegato 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° marzo 2020, bensì tutto il territorio nazionale.
L’art. 1 del Decreto Legge 2 marzo 2020, n. 9, ha essenzialmente sostituito la data “1° gennaio 2021” con “1° gennaio 2020” riportata nel comma 5 dell’art.16-bis del D.L. 26 ottobre 2019, n.124. Ciò ha comportato un’importante variazione delle scadenze preventivate dai CAF-dipendenti e dai professionisti abilitati per la campagna fiscale 2020.
Tra le date da ricordare troviamo quindi:
- 31 marzo 2020: termine di presentazione della Certificazione Unica 2020 all’Agenzia delle entrate e dei dati in relazione agli oneri deducibili e detraibili, da parte dei soggetti interessati, ai fini della predisposizione della dichiarazione precompilata. A partire dal 2021, la scadenza ordinaria tornerà ad essere fissata per il 16 marzo di ogni anno;
- 5 maggio 2020: messa a disposizione dei dati del 730 e del Modello Redditi precompilato 2020 da parte dell’Agenzia delle entrate;
- 30 settembre 2020: termine di presentazione del 730/2020, anno d’imposta 2019.
Nulla di diverso in merito alla liquidazione del 730: le somme saranno trattenute, in caso di debito, o rimborsate, in caso di credito, nella prima retribuzione utile, intesa come la «retribuzione di competenza del mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione» (art.19, c.2, Decreto Ministero delle Finanze 31 maggio 1999, n.164).
A titolo esemplificativo, se un lavoratore dipendente presenta la propria dichiarazione dei redditi al CAF entro il mese di maggio 2020, riceverà il rimborso con la retribuzione di luglio 2020, nel cedolino predisposto ad agosto 2020.
Coloro che beneficiano di un trattamento pensionistico, invece, dovranno attendere i canonici due mesi dalla trasmissione del 730/4 al sostituto d’imposta.
Si ricorda che l’articolo 17 del Decreto ministeriale del 31 maggio 1999 n. 164, modificato dal sopra citato D.L. n.124, sanciva lo scadenzario delle trasmissioni telematiche ai sistemi dell’Amministrazione finanziaria, che dovrà quindi essere rispettato già a partire da maggio 2020:
Nell’ottica delle semplificazioni, tanto in voga in questi ultimi anni, si è preferito omologare le regole che legiferano la fiscalità del Bel Paese, senza creare disparità tra le diverse zone colpite direttamente o meno dal COVID-19.
Ma gli addetti ai lavori sono davvero pronti ad affrontare questi stravolgimenti?
Alessandra Bortolin – Centro Studi CGN