Sono sempre più numerosi i ragazzi che scelgono di intraprendere gli studi, alternativi all’università, presso istituti musicali esteri. È possibile includere le spese sostenute per l’iscrizione tra quelle detraibili nella dichiarazione dei redditi? Lo chiariamo anche attraverso degli esempi pratici.
Le spese relative alla frequenza di corsi di istruzione universitaria, master, dottorati di ricerca e corsi di specializzazione, risultano detraibili ai sensi dell’art. 15 comma 1, lett. e) del TUIR, di cui al D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 nei limiti stabiliti dalla Legge, al rigo E8/E10, cod. 13 del modello 730 o al quadro RP8/13, cod. 13 del modello Redditi PF. Si rimanda all’articolo di Chiara Leschiutta per l’approfondimento del tema.
La legge n. 508 del 21 dicembre 1999 “Riforma delle Accademie di Belle Arti, Accademia nazionale di danza, dell’Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e Istituti musicali pareggiati”, ha posto il settore artistico allo stesso livello delle università, qualificando tali istituzioni sedi primarie di alta formazione, di specializzazione e di ricerca nel settore artistico e musicale.
Per verificare le istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica in Italia riconosciute si rimanda alla lettura dell’elenco istituzioni AFAM presente sul sito del Ministero.
L’Agenzia delle entrate, con la Circolare n. 20 del 13 maggio 2011 risposta 5.3, ha chiarito che la legge sopra menzionata equipara ai Conservatori di Musica solamente gli Istituti musicali pareggiati e sono pertanto da escludere le spese per l’iscrizione agli istituti musicali privati.
Alla luce di quanto sopra, non danno quindi luogo alla detrazione le spese sostenute per l’iscrizione presso gli istituti musicali esteri in quanto equiparati a quelli privati.
Vediamo insieme alcuni esempi pratici.
Il Sig. Verdi ha sostenuto interamente la 1° rata di iscrizione, pari a 1.000 € per il proprio figlio Giuseppe (fiscalmente a carico), studente presso il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano in Svizzera. Il Sig. Verdi potrà detrarre dall’imposta lorda la spesa sostenuta?
No. Il Sig. Verdi non potrà beneficiare della detrazione dall’imposta lorda in quanto tale spesa si considera non detraibile.
Il Sig. Rossi ha sostenuto interamente la 1° rata di iscrizione, pari a 800 € per il proprio figlio Giovanni (fiscalmente a carico), studente presso il Conservatorio di musica di Torino “Giuseppe Verdi”. Il Sig. Rossi potrà detrarre dall’imposta lorda la spesa sostenuta?
Sì. Il Sig. Rossi potrà beneficiare della detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19%, in quanto tale conservatorio è un’istituzione statale legalmente riconosciuta dal Ministero.
È necessario, quindi, per evitare di incorrere in sanzioni, verificare sempre le condizioni di detraibilità della spesa.
Petra Manakova – Centro Studi CGN