Per il periodo d’imposta 2019, i soggetti che non impiegano lavoratori dipendenti non possono più usufruire del credito d’imposta IRAP da utilizzare in compensazione pari al 10% dell’imposta lorda.
La legge di Stabilità 2015 aveva introdotto una novità importante in tema di IRAP. Infatti, all’art. 1 c. 21 L. n. 190/2014, si prevedeva che, dal periodo d’imposta 2015, i contribuenti che non avevano in forze dipendenti avrebbero potuto avvalersi di un credito d’imposta pari al 10% dell’IRAP lorda.
Le istruzioni al modello IRAP specificavano che l’importo del 10% del credito d’imposta fruibile corrispondeva all’IRAP versata nel periodo d’imposta oggetto della dichiarazione:
- a titolo di saldo del periodo d’imposta precedente;
- a titolo di acconto del periodo d’imposta in corso, limitatamente però all’imposta effettivamente dovuta;
- a seguito di ravvedimento operoso – iscrizione a ruolo – attività di accertamento.
Quindi, dal periodo d’imposta 2015, ne potevano usufruire le imprese individuali e i professionisti anche in forma associata, le società di persone e di capitali, ed altre.
Il credito spettava se il contribuente non aveva avuto nel periodo d’imposta oggetto della dichiarazione alcun lavoratore dipendente, nemmeno a tempo determinato e nemmeno per pochi giorni.
Il credito d’imposta, da evidenziare in un’apposita sezione del modello IRAP, poteva essere utilizzato solo in compensazione (art. 17 D.Lgs. n. 241/1997) utilizzando il codice tributo 3883 nella sezione REGIONI del modello F24.
In questi anni sono stati molti i soggetti che se ne sono avvalsi: basti pensare alle numerose associazioni tra professionisti che svolgono l’attività grazie al solo apporto lavorativo degli associati.
Ma, come un fulmine a ciel sereno, la Legge di bilancio 2019 n. 145/2018 ha abrogato il credito d’imposta.
Stando così le cose, la sezione XVI dell’attuale modello IRAP 2020 riporta nel rigo IS91 soltanto:
- l’eccedenza di credito riportata dall’anno precedente (col.1);
- l’importo del predetto credito utilizzato in compensazione entro la data di presentazione della dichiarazione modello 2020 (col. 2);
- il credito residuo da utilizzare in compensazione tramite modello F24 (col.4) o ceduto al consolidato (col.5).
Modello IRAP 2019 – periodo d’imposta 2018
Modello IRAP 2020 – periodo d’imposta 2019
La differenza tra l’attuale rigo IS91 e il rigo IS90 dello scorso anno è evidente.
Si dimostra a pieno l’avvenuta abolizione della casella n. 3 che indicava l’ammontare del credito d’imposta del 10% scaturente dalla dichiarazione del periodo, che non è più vigente.
Dott. Rag. Giuseppina Spanò – Palermo