Il Ministero dello Sviluppo Economico, con il decreto del 18 dicembre 2020 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 32 dell’8 febbraio 2021) ha definito le modalità attuative del contributo a fondo perduto alle piccole imprese operanti nel settore tessile, della moda e degli accessori.
Si ricorda che il contributo è stato introdotto dall’art. 38-bis, co. 1 del DL n. 34/2020 (Decreto Rilancio) e prevede un sostegno a fondo perduto finalizzato a sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori a livello nazionale, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché a promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo.
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto “le imprese di piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto nell’allegato I al regolamento di esenzione, non quotate e che non hanno rilevato l’attività di un’altra impresa e non sono state costituite a seguito di fusione, fatto salvo quanto in proposito previsto dall’art. 22 del regolamento di esenzione”. Alla data di presentazione della domanda le predette imprese devono:
- risultare iscritte e attive nel Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente da non più di cinque anni;
- svolgere in Italia una o più delle attività economiche di cui al comma 3 del decreto del 18 dicembre 2020 (comma riportante l’elenco dei codici Ateco ammessi);
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; alla data del 31 dicembre 2019, le imprese non dovevano essere in situazione di difficoltà (come disciplinata dall’art. 2, punto 18, del regolamento di esenzione);
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
- non avere ancora distribuito utili.
I progetti finanziabili sono i seguenti:
- progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;
- progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
- progetti finalizzati alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
- progetti ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
- progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.
Tali progetti dovranno essere obbligatoriamente realizzati presso la propria sede operativa in Italia, prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50.000,00 e non superiori a euro 200.000,00, essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione dell’agevolazione.
Il contributo verrà riconosciuto nel limite massimo del 50% delle spese ammissibili.
Per presentare la domanda, i contribuenti dovranno attendere un apposito provvedimento del Mise che verrà pubblicato sul sito internet www.mise.gov.it.
Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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