Dal prossimo 1° luglio 2021 parte il processo che prevede la predisposizione, da parte del fisco, della precompilata IVA. Quali sono le novità? E quali i cambiamenti in vista?
L’avvio sarebbe dovuto avvenire il 1° gennaio 2021, ma il decreto legge 41 del 2021 (decreto Sostegni) per tener conto delle difficoltà che l’emergenza epidemiologica comporta per gli operatori IVA e per gli intermediari, ha previsto al comma 10 dell’articolo 1, la proroga al 1° luglio 2021 della predisposizione delle bozze dei registri IVA e delle comunicazioni delle LIPE precompilate e, a partire dal 1° gennaio 2022, l’avvio, in via sperimentale, della bozza della dichiarazione annuale IVA precompilata.
Quali sono le novità e i cambiamenti?
In buona sostanza, l’Agenzia delle Entrate, utilizzando i dati provenienti dalle fatture elettroniche che transitano dal Sistema di Interscambio (SdI), dalle operazioni transfrontaliere e dai corrispettivi telematici, metterà a disposizione sul proprio portale web, le bozze dei registri IVA e le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA (le cosiddette LIPE).
I soggetti titolari di partita IVA o i loro intermediari delegati ai servizi di fatturazione elettronica avranno accesso alle bozze dei registri IVA mensili e, se le stesse sono ritenute complete, potranno convalidare i registri che verranno memorizzati e acquisiti dall’Agenzia delle Entrate.
Se le bozze dei registri IVA sono ritenute incomplete (e sicuramente nella stragrande maggioranza dei casi le bozze predisposte dal fisco saranno incomplete), il contribuente (o il suo consulente) può annotare e integrare negli stessi le operazioni mancanti effettuate nel periodo utilizzando sempre il portale web dell’Agenzia delle Entrate.
Quali sono i dati che non possono essere presenti nelle bozze dei registri IVA predisposte dall’Agenzia? Si pensi alle fatture cartacee ricevute dai contribuenti forfettari, alle fatture cartacee estere, alle bollette doganali e alla corretta percentuale di detraibilità IVA di talune spese (solo per citare qualche esempio).
In alternativa all’utilizzo diretto del portale, il contribuente o l’intermediario potrà estrarre e importare nel proprio software gestionale il file dei registri per un confronto dei dati e per l’integrazione dei dati mancanti.
Per quanto riguarda invece la comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA (LIPE), i contribuenti troveranno, nella propria area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, le precompilate delle liquidazioni periodiche IVA.
Ricordiamo che la comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA ha scadenza trimestrale e i contribuenti obbligati all’invio devono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate, entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre, una comunicazione dei dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche dell’imposta sul valore aggiunto.
Dal momento che le prossime scadenze delle liquidazioni periodiche IVA per il 2021 sono fissate al 16 settembre (2° trimestre), al 30 novembre (3° trimestre) e al 28 febbraio 2022 (4° trimestre), considerato che la precompilata partirà dal prossimo 1° luglio 2021, si desume che la prima bozza della liquidazione IVA predisposta dall’Agenzia delle Entrate sia quella che scadrà il 30 novembre e cioè quella per le operazioni effettuate nel terzo trimestre 2021 (operazioni effettuate dal 1° luglio).
A partire dalle operazioni IVA effettuate dalla data del 1° gennaio 2022, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti, in via sperimentale, la bozza della dichiarazione annuale IVA.
Chi sono i soggetti interessati dalla precompilata IVA?
La precompilata interesserà le imprese di piccole dimensioni, come commercianti, artigiani, imprenditori individuali e professionisti (che nel nostro paese rappresentano la maggioranza dei contribuenti). Non riguarderà invece le grandi società in quanto più strutturate e caratterizzate da una contabilità più complessa.
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN
http://www.il-commercialista-dei-professionisti.com