La Legge n. 234/2021 (legge di Bilancio 2022) all’articolo 1, comma 713, proroga al 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio acqua potabile. Il bonus, quindi, può essere usufruito per il periodo che va dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. A chi spetta il credito d’imposta? E quali sono le modalità operative per beneficiare della misura agevolativa?
Il credito d’imposta acqua potabile spetta alle persone fisiche e ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. L’agevolazione spetta ai soggetti che sostengono le spese su immobili posseduti o detenuti in base a un titolo idoneo.
Quali sono le modalità operative per beneficiare dell’agevolazione?
Per le persone fisiche, il credito d’imposta spetta a condizione che le spese siano sostenute con mezzi di pagamento tracciabili (versamento bancario o postale o mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo n. 241 del 9 luglio 1997).
L’importo delle spese sostenute deve essere documentato tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui deve essere riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti a emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale nel quale deve essere riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.
Per le persone fisiche, gli esercenti arti e professioni e gli enti non commerciali, nonché per le imprese individuali e le società di persone in contabilità semplificata (criterio di cassa), ai fini dell’imputazione delle spese stesse occorre fare riferimento alla data dell’effettivo pagamento.
Per le imprese individuali, per le società, per gli enti commerciali e per gli enti non commerciali in regime di contabilità ordinaria, ai fini dell’imputazione delle spese stesse occorre fare riferimento al criterio di competenza.
A quanto ammonta il credito spettante?
Nel rispetto del limite di spesa annuale di cui all’articolo 1, comma 1088, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020, il credito d’imposta, per ciascun beneficiario, è pari al 50% delle spese complessive risultanti dall’ultima Comunicazione validamente presentata. In ogni caso, l’ammontare complessivo non può essere superiore:
- per le persone fisiche non esercenti attività economica a 1.000,00 euro per ciascuna unità immobiliare;
- per gli altri soggetti a 5.000,00 euro per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.
Cosa occorre fare per l’ottenimento del credito d’imposta?
Per beneficiare dell’agevolazione (credito d’imposta), occorre effettuare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate sull’ammontare delle spese ammissibili. I soggetti aventi i requisiti previsti dalla norma per avere accesso al credito d’imposta possono comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili sostenute nell’anno precedente, dal giorno 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento (le spese sostenute nel 2021 possono essere comunicate nel mese di febbraio 2022).
Quali sono le modalità di utilizzo del credito d’imposta?
Il credito d’imposta può essere utilizzato nei seguenti modi:
- le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo possono utilizzare il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo ovvero in compensazione nel modello F24 ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241;
- i soggetti beneficiari diversi dai precedenti possono utilizzare il credito d’imposta esclusivamente in compensazione nel modello F24 ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n. 241.
Tutte le regole per fruire del bonus acqua potabile e le modalità operative sono state stabilite con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate numero di prot. 153000/2021 del 16 giugno 2021. Lo scopo della norma è quello di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile.
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN