Cosa sono e come funzionano i software per la produttività?

Office automation, robotica, intelligenza artificiale e machine learning sono un rischio o validi alleati della produttività dei professionisti?

Anche se spesso i termini machine learning e intelligenza artificiale vengono utilizzati in modo intercambiabile, non hanno lo stesso significato. Il machine learning è una branca dell’intelligenza artificiale che si occupa di creare sistemi che imparano in base ai dati acquisiti dal comportamento. L’intelligenza artificiale invece è un termine molto generico che si riferisce a macchine o sistemi che imitano l’intelligenza umana.

Se pensiamo alle professioni economiche o legali, il machine learning è utilizzato in molti ambiti. Quando interagiamo con i software gestionali per contabilizzare le fatture elettroniche, quando operiamo con i siti internet delle banche, quando facciamo una ricerca nelle banche dati o utilizziamo un qualsiasi social media, gli algoritmi di machine learning operano per rendere la nostra user experience più facile, sicura e intuitiva.

Se guardiamo al marketing, un classico esempio di machine learning è la correlazione tra i prodotti/servizi e le persone che li acquistano. Se una persona acquista un prodotto o un servizio, nelle sue ricerche internet gli verranno mostrati prodotti o servizi simili proprio in virtù di questa correlazione.

In ambito amministrativo esistono tantissime applicazioni per l’office automation che consentono di automatizzare diversi processi lavorativi. Appositi software RPA (robotic process automation) consentono di trasformare l’operatività delle aziende e degli studi professionali semplificando i processi e riducendo il carico di lavoro sui dipendenti.

Queste applicazioni permettono di simulare attività manuali, sostituirsi ai comuni lavori ripetitivi, automatizzare e gestire complesse attività di front office e back office e così via. Attraverso una combinazione di hardware e software è possibile sostituire processi tradizionali in prevalenza manuali con attività e procedure digitalizzate perfettamente integrate tra loro.

Ecco alcuni esempi comuni di cosa permettono di fare queste applicazioni per migliorare la produttività in uno studio professionale: collegarsi ad un sito internet e scaricare in automatico file e/o dati, inviare automaticamente email per ricordare scadenze o gestire solleciti di pagamento, filtrare in automatico le email in entrata, estrarre automaticamente dati dal web, riconoscere e archiviare automaticamente documenti cartacei, effettuare automaticamente una riconciliazione tra movimenti bancari dell’estratto conto e le registrazioni contabili, generare report automatici da inviare ai clienti riducendo la possibilità di errore.

In ambito legale, ad esempio, vengono già utilizzate applicazioni basate sull’intelligenza artificiale in grado di analizzare in pochissimi secondi un numero di contratti e documenti che altrimenti richiederebbero tantissime ore lavorative dell’uomo. Sono in fase di sviluppo sistemi informatici in grado di formulare previsioni attendibili al fine di prendere con consapevolezza decisioni in ambito giudiziario attraverso la comparazione automatica delle sentenze già archiviate in una banca dati.

Ma l’office automation, la robotica, l’intelligenza artificiale e il machine learning possono mettere a rischio le libere professioni? O possono essere delle valide opportunità per aumentare la produttività e l’efficienza?

C’è da dire che per quanto sofisticati e tecnologicamente avanzati, questi strumenti non possono sostituire un professionista. Per tutte quelle attività con scarso valore aggiunto o a basso rischio possono, però, rappresentare delle soluzioni ottimali, in quanto permettono di dedicare più tempo ad altri incarichi più importanti e di avere una maggiore soddisfazione sul lavoro.

Più che un rischio o una minaccia, l’uso dell’office automation è una fonte di opportunità per i professionisti, in quanto aiuta a liberare tempo e a massimizzare il rendimento per ciascuna attività o incarico.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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