Fattura elettronica: confermata anche per triennio 2022-2024 ed estesa ai forfettari

Il consiglio dell’Unione Europea ha dato l’ok sulla proroga dell’obbligo di fattura elettronica anche per il triennio 2022-2024 e sull’estensione dell’obbligo anche per i contribuenti forfettari.

Come noto, nel sistema tributario italiano la fattura elettronica è obbligatoria non solo per le operazioni con la Pubblica amministrazione ma anche per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi tra soggetti privati (partite IVA e consumatori finali) residenti, stabiliti e identificati nel territorio dello Stato.

Dopo i primi tre anni di esperienza positiva dal punto di vista della lotta all’evasione e alle frodi fiscali, l’Italia aveva richiesto l’autorizzazione per continuare ad applicare la deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA, così da prorogare l’imposizione della fatturazione elettronica anche per gli anni 2022, 2023 e 2024. Nella richiesta, oltre a richiedere la deroga di cui sopra, l’Italia ha chiesto l’autorizzazione ad estendere l’obbligo di fattura elettronica anche ai soggetti passivi forfettari.

Nella seduta del 13 dicembre il Consiglio dell’Unione Europea ha dato il benestare alla richiesta italiana: la fatturazione elettronica permarrà per tutto il 2024 e l’imposizione sarà estesa ai contribuenti in regime forfettario.

Mentre per la generalità dei contribuenti esiste una norma apposita (il D.Lgs. 127/2015, che aveva introdotto l’adempimento e che non prevede un termine di decadenza dell’obbligo di fattura elettronica), per i soggetti in regime agevolato non esiste una legge analoga. Per fare in modo che tale deroga concessa dal Consiglio dell’Unione Europea diventi operativa è necessario che venga abrogata la norma che esenta i soggetti forfettari da tale obbligo. E questo dovrà avvenire nel rispetto dell’art. 3 dello Statuto del contribuente (Legge 212/2000) che dispone che “le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell’adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti”.

Intanto cresce il numero dei contribuenti che, nella situazione di incertezza, hanno scelto di optare per l’abbandono delle fatture cartacee già dal 1° gennaio 2022.

Non resta che attendere per vedere se verrà introdotto l’obbligo a partire dai prossimi mesi oppure se verrà concessa la possibilità per tutto il 2022 di scegliere tra fattura cartacea o elettronica.

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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