Il corretto iter per la precompilata per chi si avvale di CAF e intermediari

Tra poche settimane entreremo nel vivo della campagna dichiarativa 2022. Una delle novità da segnalare è quella relativa all’uso dello SPID in luogo delle vecchie credenziali per avere accesso a tutti i siti della PA (INPS, Agenzia delle Entrate, INAIL, Comuni, etc). Cosa comporta questo per i contribuenti alle prese con la compilazione della dichiarazione dei redditi?

L’uso di SPID, CIE e CNS come sistemi di autenticazione per accedere ai siti della PA, ha reso più difficile la vita a tutti quei contribuenti poco avvezzi all’uso delle nuove tecnologie e che ogni anno si avvalgono di figli e/o nipoti per accedere alla propria dichiarazione precompilata (o anche solo per “scaricare” la certificazione unica relativa ai propri redditi di pensione).

Come è facile immaginare, non è una novità di poco conto! Le difficoltà di accesso e i problemi di autenticazione, per chi non padroneggia appieno i nuovi strumenti digitali sono all’ordine del giorno. E così, accedere alla propria dichiarazione precompilata senza le vecchie credenziali può essere una vera odissea senza fine!

Come ricorderete, l’articolo 24, comma 4, del D.L. 76/2020 (misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale) ha previsto lo switch off delle credenziali ordinarie di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in favore dell’utilizzo esclusivo delle credenziali SPID, CIE e CNS.

Ai fini dell’attuazione dell’articolo 64, comma 3-bis, secondo periodo, del D.Lgs. n. 82 del 7 marzo 2005, come modificato dal D.L. 76/2020 (decreto semplificazioni), è fatto divieto ai soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a del predetto D.Lgs. n. 82/2005 di rilasciare o rinnovare credenziali per l’identificazione ai siti della PA.

L’accesso dei cittadini ai siti della pubblica amministrazione a partire dal 1° ottobre 2021 può avvenire solo tramite uso di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Quali sono le modalità di accesso alla dichiarazione precompilata per chi non ha molta dimestichezza con gli strumenti informatici?

La circolare n. 11/E del 23 marzo 2015 dell’Agenzia delle Entrate, che raccoglie una serie di risposte ai quesiti sulla dichiarazione 730 precompilata, fornisce una esauriente risposta proprio a questo quesito. Vale la pena allora ricordare qual è l’iter corretto che deve essere eseguito per accedere alla dichiarazione precompilata.

In particolare, al punto 3.2 (accesso tramite sostituti d’imposta e intermediari) la circolare chiarisce che il contribuente che non intende accedere direttamente alla propria dichiarazione precompilata ha la possibilità di rivolgersi al proprio sostituto d’imposta (se presta assistenza fiscale), ad un C.A.F. o a un professionista abilitato.

Il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, il C.A.F. o il professionista abilitato, per accedere ai dati della dichiarazione precompilata del contribuente che ne fa richiesta o per consultare gli ulteriori dati messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate insieme alla dichiarazione precompilata, devono preventivamente acquisire dal contribuente un’apposita delega, unitamente alla copia di un documento di identità del delegante.

La delega deve contenere l’indicazione del codice fiscale del contribuente, l’anno d’imposta cui si riferisce il modello 730 precompilato, la data di conferimento della stessa e la precisazione che la stessa vale, oltre che per l’accesso alla dichiarazione 730 precompilata, anche per la consultazione del foglio informativo.

La delega per la dichiarazione precompilata ha valore per la dichiarazione precompilata relativa a una sola annualità e può essere revocata con le medesime modalità del conferimento.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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