Indennità una tantum 200 euro: primi chiarimenti INPS

Con il Decreto Legge n. 50/2022, come noto, è stata introdotta un’indennità una tantum di 200 euro a favore non solo di lavoratori dipendenti ma anche di altri soggetti (ad esempio percettori di Naspi, Dis-coll, pensionati, percettori del reddito di cittadinanza). Sono sorti, però, numerosi dubbi riguardo alla corretta applicazione dell’indennità. L’Inps, con proprio Messaggio del 13 giugno 2022, n. 2397, ha fornito i primi chiarimenti relativi al riconoscimento del beneficio a favore dei lavoratori dipendenti.

L’indennità una tantum è infatti riconosciuta ai lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, che nel primo quadrimestre del 2022 hanno beneficiato dell’esonero, in misura pari allo 0,80%, dei contributi a loro carico.

L’esonero contributivo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2022 per il solo anno 2022, trova applicazione mensilmente per tutti i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, purché la retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali sia inferiore a 2.692 euro.

Tale indennità è riconosciuta in automatico dal datore di lavoro, in misura fissa, una sola volta e previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare di trattamenti pensionistici in genere ovvero del reddito di cittadinanza.

L’erogazione dell’indennità una tantum genererà un credito nei confronti del datore di lavoro che potrà compensare in sede di denuncia contributiva mensile UniEmens.

L’una tantum, inoltre, spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro.

In merito, l’Inps precisa che qualora dovesse risultare, per il medesimo lavoratore dipendente, che più datori di lavoro abbiano compensato l’indennità una tantum di 200 euro, l’Istituto comunicherà a ciascun datore di lavoro interessato la quota parte dell’indebita compensazione effettuata, per la restituzione all’Istituto e il recupero verso il dipendente, secondo le istruzioni che verranno fornite in seguito dall’Inps stesso.

Inoltre, l’importo indebitamente riconosciuto al lavoratore, ai fini del recupero, sarà suddiviso in parti uguali tra i diversi datori di lavoro interessati alla restituzione.

Ai fini della compensazione del credito generatosi per effetto dell’erogazione dell’indennità, è stato istituito un nuovo codice causaleL031” avente il significato di “Recupero indennità una tantum articolo 31 comma 1 decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50” che i datori di lavoro privati dovranno indicare nella denuncia UniEmens di competenza del mese di luglio 2022.

I datori di lavoro con lavoratori iscritti alla Gestione Pubblica, per il recupero dell’indennità, dovranno invece valorizzare il campo <CodiceRecupero> con il valore35”, avente il significato di “Recupero indennità una tantum articolo 31 comma 1 decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”.

Infine, i datori di lavoro agricoli, al fine di recuperare l’indennità corrisposta ai lavoratori, nelle denunce Posagri delle competenze del mese di luglio 2022 valorizzeranno il campo <CodiceRetribuzione> con il codice “9”.

Francesco Geria – LaborTre Studio Associato