Compliance modello IVA 2022, il Fisco scrive agli smemorati

L’Agenzia delle Entrate ha verificato l’eventuale mancata presentazione della dichiarazione IVA per l’anno d’imposta 2021 e ha dato avvio ad una campagna di compliance verso i contribuenti per invitarli a regolarizzare la loro posizione nei confronti del Fisco.

Attraverso l’analisi dei byte presenti presso gli archivi informatici, l’Agenzia delle Entrate utilizza i dati delle fatture elettroniche, delle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato nonché dei corrispettivi giornalieri trasmessi dai contribuenti soggetti passivi IVA per verificare l’eventuale mancata presentazione della dichiarazione IVA per l’anno d’imposta 2021, ovvero la presentazione della stessa senza il quadro VE. Le informazioni essenziali vengono portate a conoscenza dei contribuenti e della Guardia di finanza in virtù del provvedimento n. 263062 del 5 luglio 2022, che ne stabilisce stabilite le modalità e i contenuti.

L’Agenzia delle Entrate invierà una lettera di compliance mettendo a disposizione gli elementi presenti nei sistemi informatici affinché i contribuenti possano formulare le valutazioni necessarie in ordine alla correttezza dei dati in loro possesso e consentire di fornire elementi e informazioni in grado di giustificare la presunta anomalia rilevata. La stessa comunicazione è consultabile dal contribuente all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate, denominata “Cassetto fiscale”, e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”.

Il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, può richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.

Nel caso in cui gli elementi contenuti nella lettera di compliance risultino fondati, le modalità con cui il contribuente può regolarizzare errori od omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni sull’importo minimo di euro 250,00 previste per le violazioni stesse sono le seguenti:

  1. i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2021 possono regolarizzare la posizione presentando la dichiarazione entro 90 giorni decorrenti dal 30 aprile 2022, con il versamento delle sanzioni in misura ridotta a un decimo del minimo avvalendosi del ravvedimento ex art. 13, comma 1 lettera c), del D.lgs. n. 472/1997;
  2. i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2021 senza il quadro VE possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi secondo le modalità previste dall’art. 13, comma 1 lett. a-bis), del D.lgs. n. 472/1997, beneficiando della riduzione a un nono del minimo delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.

Le dichiarazioni presentate con un ritardo superiore ai 90 giorni si considerano omesse e costituiscono titolo per la riscossione delle imposte ivi evidenziate.

È il caso di evidenziare quanto segue:

  • la possibilità di sanare l’omessa dichiarazione IVA oppure l’omessa presentazione del quadro VE riguarda anche i casi in cui la violazione è stata già stata constatata o sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati hanno avuto formale conoscenza;
  • la procedura agevolata non può essere applicata, invece, se risulta già notificato l’atto di liquidazione, di irrogazioni sanzioni o, in generale, di accertamento, oppure se è già stata recapitata la comunicazione di irregolarità riscontrata in seguito agli esiti dei controlli formali e automatizzati effettuati dall’Agenzia.

Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN