L’Agenzia delle Entrate erogherà direttamente gli eventuali rimborsi fiscali agli eredi sulla base dei dati riportati nella dichiarazione di successione. La novità è stata introdotta dal Decreto Semplificazioni (DL n. 73/2022 pubblicato in G.U. n.143 del 21 giugno 2022).
Come noto, dalla dichiarazione dei redditi che i chiamati all’eredità presentano per conto del soggetto deceduto (de cuius) può emergere un debito o un credito d’imposta. Se emerge un debito, gli eredi provvedono al versamento, se emerge un credito questo andrà a rimborso. Secondo l’art. 1 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 22 novembre 2019 “l’Agenzia delle entrate mediante procedure automatizzate dispone i rimborsi di tasse e imposte dirette e indirette, di propria competenza, risultanti dalla liquidazione delle dichiarazioni e delle istanze, sulla base di liste contenenti, per ciascun periodo e tipo d’imposta, in corrispondenza del singolo nominativo, le generalità dell’avente diritto, il numero di protocollo della dichiarazione o dell’istanza dalla quale scaturisce il rimborso e l’ammontare dell’imposta da rimborsare”. Pertanto, in base alle regole vigenti, il rimborso è erogato solo dietro espressa richiesta da parte dei chiamati all’eredità, che dovranno presentare dichiarazione di successione, accettare l’eredità e inoltrare istanza di rimborso.
L’art. 5 del decreto semplificazioni modifica l’impianto normativo attuale rendendo più snella la procedura di accredito. Infatti l’articolo prevede che i rimborsi fiscali di competenza dell’Agenzia delle entrate, spettanti al defunto, siano erogati agli eredi come indicati nella dichiarazione di successione dalla quale risulta che l’eredità è devoluta per legge, per l’importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria.
Nel caso in cui l’erede non intenda accettare il rimborso potrà restituire l’importo erogato alle Entrate.
Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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