Da venerdì 9 settembre è possibile inviare la domanda per l’ottenimento del bonus fiere. A quanto ammonta? Quali sono i requisiti per poterne fruire?
Come noto, il buono fiere è stato introdotto dall’art. 25-bis del DL n. 50/2022 (decreto aiuti) con la finalità di favorire la partecipazione delle imprese a eventi fieristici internazionali organizzati in Italia.
Consiste in un buono del valore massimo di 10.000 euro che viene concesso alle imprese con sede operativa in Italia che partecipano a fiere internazionali dalla data del 16 luglio 2022 (data di entrata in vigore della Legge n. 91/2022 di conversione del DL n. 50/2022) a quella del 31 dicembre 2022. Le fiere ricomprese nella misura sono individuate nel calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome (http://www.regioni.it/home/calendario-manifestazioni-fieristiche-2662/).
Le domande si possono presentare accedendo direttamente alla piattaforma telematica resa disponibile all’interno del sito web del MISE, prestando attenzione ad indicare un indirizzo di posta elettronica certificata dell’impresa valido e funzionante (che è utilizzato per ogni comunicazione tra impresa e Ministero), nonché l’IBAN relativo al conto corrente bancario intestato al soggetto richiedente (https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/buono-fiere).
Successivamente, le imprese beneficiarie del buono dovranno presentare istanza di rimborso delle spese sostenute allegando copia del buono, fatture quietanzate e dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà tramite la quale si attesta che si è effettivamente partecipato alle manifestazioni fieristiche per le quali viene richiesto il rimborso delle spese.
Per le istanze di agevolazione concernenti la partecipazione a fiere nel mese di dicembre 2022, la dichiarazione di avvenuta partecipazione all’evento deve essere presentata entro e non oltre il 31 gennaio 2023.
Il rimborso massimo erogabile ammonta al 50% dei costi effettivamente sostenuti e viene accreditato direttamente sul conto corrente bancario.
Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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