Dichiarazione RED ordinaria: differenze con campagna sollecito e informazioni utili di compilazione

Anche quest’anno l’INPS ha attivato la campagna Red ordinaria 2022, nella quale devono essere dichiarati i redditi posseduti nel 2021 ed altre semplici informazioni che andremo di seguito ad elencare e spiegare. La richiesta nasce dalla volontà dell’Ente di verificare la corretta determinazione delle prestazioni collegate al reddito e il termine di presentazione delle dichiarazioni è previsto per il 28 febbraio 2023.

L’Ente non ha invece ancora comunicato l’apertura della campagna RED sollecito, che come ogni anno viene attivata in un secondo momento. Diversamente dalla campagna ordinaria, il sollecito non si qualifica come una richiesta, bensì come un obbligo alla presentazione, pena la sospensione delle prestazioni aggiuntive legate alla pensione. Per questo motivo è preferibile richiedere all’INPS la matricola ordinaria e presentare la dichiarazione prima che la stessa venga richiesta obbligatoriamente dall’INPS in sede di sollecito.

Per la presentazione delle dichiarazioni è necessario richiedere all’INPS la stringa di acquisizione (anche chiamata matricola) annualmente emessa dall’Ente. I canali previsti per la richiesta della matricola ordinaria sono i CAF e i patronati; in alternativa il contribuente potrà accedere in autonomia tramite SPID al portale INPS per verificarne la presenza. Le campagne RED ordinarie, infatti, non prevedono il metodo aggiuntivo della postalizzazione delle matricole, che viene riservata solamente per la campagna solleciti.

Come vedremo, la compilazione dei modelli RED ordinari è semplice, poiché la guida alla compilazione del modello è già presente all’interno della matricola stessa. Vediamo come leggerla per ricavare le informazioni che ci servono nella compilazione.

Le stringhe di acquisizione sono composte da 32 caratteri alfanumerici che contengono tutte le informazioni che l’INPS richiede per il titolare e, in alcuni casi, per altri soggetti come, ad esempio, il coniuge oppure i figli presenti nel nucleo.

I primi 16 caratteri identificano il codice fiscale del titolare della dichiarazione, ai quali si aggiungono le due cifre che mostrano l’anno redditi richiesto (per l’attuale campagna troviamo infatti “21”, che indica l’anno 2021).

Dopo l’anno redditi, i successivi 4 caratteri ci rivelano le informazioni relative al nucleo familiare, nel dettaglio:

  • 1 numero o lettera ci mostra lo stato civile del titolare che, se non coincide con quello attuale, deve essere variato in sede di dichiarazione RED;
  • la rilevanza del coniuge;
  • il numero dei figli per i quali vengono percepiti gli assegni.

Segue l’indicazione relativa al codice righi, ossia della tipologia di redditi richiesti dall’Ente, che può non essere inclusiva di tutti i redditi percepiti dal contribuente. Ciò significa che, anche se il titolare è in possesso di alcuni redditi, potrà inserirli solo se espressamente richiesti dall’INPS. Inoltre per ogni reddito richiesto, anche se a zero, è obbligatorio indicare se l’importo è stato documentato, cioè se sono stati presentati i documenti (es. Modello 730, visure catastali ecc.) oppure è autocertificato (quando non sono stati prodotti documenti attestanti l’importo inserito).

In compilazione, oltre all’inserimento dei redditi, per il titolare e per gli eventuali altri componenti è richiesto di dichiarare se è stata presentata la dichiarazione dei redditi nell’anno redditi indicato e se il codice fiscale dei soggetti ha subito una variazione.

Proseguendo con la lettura della matricola, se alla posizione 24, 25, 26, 27 troviamo un valore maggiore di 1, l’INPS evidenzia la possibile presenza del lavoro dipendente, del lavoro autonomo, di una pensione estera o di una pensione complementare.

Infine, analizzando le ultime due cifre della matricola abbiamo un’ulteriore informazione: se queste ultime sono maggiori di 1 allora, oltre alla richiesta RED, questo soggetto è interessato anche alla campagna d’invalidità civile. Questo significa che sarà necessario interrogare l’INPS per sapere quale altra dichiarazione deve presentare il contribuente.

Concludendo, possiamo affermare che, di anno in anno, benché il soggetto sia lo stesso, la stringa e, di conseguenza, la compilazione del RED possono essere diverse in base alle richieste annuali dell’Ente. Per questo motivo la corretta lettura della matricola è un ottimo strumento per ricavare molte informazioni utili alla compilazione.

Lucia Berlese – Centro Studi CGN