Il decreto Aiuti quater (DL 18 novembre 2022 n. 176) contiene una serie di misure e sussidi a sostegno di famiglie e imprese che punta a contrastare il continuo aumento dei costi dell’energia. Esaminiamo i punti più significativi del decreto.
Credito d’imposta a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale
Al riguardo il decreto prevede:
- l’estensione temporale per il mese di dicembre 2022 dei crediti d’imposta per energia elettrica e gas nel rispetto delle condizioni già introdotte dal L. 144/2022 (decreto Aiuti ter) che ha previsto l’ampliamento dei beneficiari comprendendo le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica;
- l’utilizzo diretto o in compensazione dei crediti d’imposta relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre in compensazione entro il 30 giugno 2023. Entro il 16 marzo 2023, a pena di decadenza, si dovrà procedere alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate di un’apposita comunicazione dell’importo del credito maturato nell’esercizio 2022 con riferimento ai crediti maturati nel terzo e nel quarto trimestre (prima il termine era il 16 febbraio 2023).
In pratica, per le imprese energivore e gasivore si conferma un tax credit al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata a dicembre 2022. Per lo stesso mese il testo conferma anche il bonus energia per le imprese non energivore al 30% e per le imprese non gasivore al 40%. È necessario attendere, a tal fine, apposito provvedimento da parte delle Entrate.
Rateizzazione delle bollette utenze energia e gas
Per le imprese residenti in Italia si rende possibile la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.
Le modalità operative per richiedere la rateizzazione verranno stabilite entro 30 giorni dalla data del decreto da un decreto del Ministero delle imprese e del made in Italy.
La rateazione presenta le seguenti caratteristiche:
- un piano temporale con un minimo di 12 e massimo di 48 rate mensili;
- la corresponsione di un onere finanziario non superiore al saggio di interesse pari al rendimento dei Btp di pari durata;
- la decadenza dalla rateazione in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive.
È prevista la possibilità di ottenere la garanzia di SACE.
La misura non è immediatamente operativa in quanto è subordinata all’autorizzazione UE.
Modifiche detrazione superbonus 110%
Si prevede una progressiva riduzione dell’agevolazione dal 110% al 90%, al 70% fino al 65% per gli interventi effettuati rispettivamente negli anni 2023, 2024 e 2025 e seguenti. Condòmini e persone fisiche potranno fruire ancora della detrazione del 110% anche per il 2023 purché venga presentata la CILAS entro il 25 novembre 2022.
Per gli interventi avviati dal 1° gennaio 2023 da parte di persone fisiche sulle unità unifamiliari oppure autonome e indipendenti in edifici plurifamiliari è possibile beneficiare del superbonus del 90% fino al 31 dicembre 2023, nel rispetto delle seguenti condizioni:
- l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale;
- sull’unità sussista un diritto reale (per esempio proprietà, usufrutto o abitazione) venendo così meno la possibilità per i detentori titolari di contratto di locazione o comodato di fruire dell’agevolazione;
- il reddito di riferimento non deve risultare superiore a 15.000 euro, tenendo presente che tale nuova nozione di reddito si calcola in ragione della somma dei redditi complessivi dei componenti il nucleo familiare posseduti nell’anno precedente diviso per un quoziente in base al numero dei componenti del nucleo familiare (inteso come richiedente, coniuge e familiari a carico).
Per villette unifamiliari autonome e indipendenti, il superbonus resta al 110% fino al 31 marzo 2023 purché siano stati completati il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.
Bonus POS fino a 50 euro
Il beneficio è pari al 100% della spesa sostenuta fino a un massimo di 50 euro per l’adeguamento da effettuarsi nell’anno 2023 degli strumenti utilizzati per la memorizzazione e trasmissione di corrispettivi da parte di contribuenti in qualità di soggetti passivi IVA.
Aiuti a cinema e teatri
Il decreto Aiuti quater interviene dettando le regole per interpretare correttamente quanto stabilito sul pagamento dell’IMU con il decreto Agosto stabilendo l‘esonero dalla seconda rata IMU 2022 sugli immobili utilizzati per cinema e teatri rientranti nella categoria catastale D/3 a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività lì esercitate.
Incremento dei fringe benefit
Sale da 600 a 3.000 euro la soglia dei bonus esentasse, i cosiddetti “fringe benefit” che le imprese possono liberamente concedere ai dipendenti anche per pagare le bollette. Dopo il primo rialzo arrivato con il decreto Aiuti bis, la nuova norma stabilisce che il valore potrà raggiungere i 3.000 euro come beni ceduti, servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas. Tali benefit non concorreranno a formare il reddito imponibile se rientranti nel nuovo limite di 3.000 euro.
Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN