Entro il 3 febbraio la richiesta per partecipare al sorteggio per la cessione a titolo gratuito delle apparecchiature informatiche dell’Agenzia delle Entrate

È risaputo. Le apparecchiature informatiche sono soggette ad obsolescenza. Un computer o un tablet hanno una durata misurabile e prevedibile in un numero di anni compreso mediamente tra 4 e 7 (talvolta si arriva anche a 10). Poi, iniziano i primi cedimenti: lentezza, riavvio senza apparente motivo, guasti improvvisi, etc.

Proprio per questo motivo, l’Agenzia delle Entrate, con il bando pubblicato sul proprio sito web, intende cedere, a titolo gratuito, le apparecchiature informatiche non più utilizzabili per le proprie attività istituzionali. La cessione a titolo gratuito riguarda attrezzature informatiche di varia natura come ad esempio PC, notebook, server e tablet ormai obsoleti e non più funzionali per gli uffici dell’Agenzia.

Le apparecchiature informatiche cedute sono fornite nello stato in cui si trovano e senza alcuna garanzia di eventuali difetti di funzionamento. Ciò implica che i beneficiari della cessione non potranno rivalersi nei confronti dell’ufficio in caso di difetti delle apparecchiature e che non verrà fornito alcun supporto o assistenza sulle apparecchiature cedute.

Chi sono i soggetti che possono beneficiare della donazione?

Si tratta di tutti gli istituti scolastici statali e paritari, le pubbliche amministrazioni, gli enti e organismi non profit (anche privati): associazioni ed enti senza fini di lucro iscritti nell’apposito registro associazioni, fondazioni e altre istituzioni di carattere pubblico o privato con personalità giuridica senza fini di lucro, associazioni non riconosciute dotate di un proprio strumento statutario da dove si evince l’assenza di finalità lucrative, gli organismi di volontariato, gli istituti scolastici paritari privati e gli altri enti la cui attività assuma caratteristiche di pubblica utilità.

Come si deve fare la richiesta?

La richiesta di partecipazione può essere inviata esclusivamente tramite un messaggio di posta elettronica certificata (PEC) alla casella cessionigratuite@pec.agenziaentrate.it entro la data del 3 febbraio 2023.

Come si può evincere dal bando pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la richiesta deve essere effettuata utilizzando l’applicazione on line “Phoenice” accessibile all’indirizzo https://www.fiscooggi.it/phoenice

Al momento della richiesta, l’ente richiedente dovrà specificare anche la provincia o le province presso cui sarà disposto a recarsi per il ritiro delle attrezzature informatiche donate dall’Agenzia delle Entrate.

La graduatoria sarà ordinata mediante sorteggio basato sull’estrazione del Lotto del giorno 4 febbraio 2023 e sarà pubblicata sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate e sul portale Fiscooggi.

I soggetti beneficiari riceveranno tramite pec le istruzioni per confermare l’accettazione ed effettuare il ritiro delle apparecchiature. Il rifiuto comporterà l’esclusione definitiva dalla graduatoria ed in caso si sia espressa la disponibilità al ritiro in più sedi, il rifiuto per una sede comporterà l’esclusione dalla graduatoria generale.

L’accettazione dovrà essere effettuata entro 10 giorni solari dalla ricezione della PEC pena l’esclusione dalla graduatoria e a seguito dell’accettazione, si avranno altri 15 giorni solari di tempo per contattare l’ufficio e fissare un appuntamento.

Per quanto concerne il ritiro, dall’Agenzia tengono a precisare che il ritiro dovrà essere effettuato dai beneficiari presso le sedi dove sono fisicamente ubicate le apparecchiature e che gli uffici dell’Agenzia delle Entrate non effettueranno spedizioni, sebbene sia possibile per il beneficiario richiedere la spedizione tramite corriere di propria scelta opportunamente delegato e a proprie spese.

Quali documenti produrre per il ritiro?

Al momento del ritiro delle apparecchiature informatiche, i beneficiari dovranno produrre i seguenti documenti: delega firmata dall’ente o organismo di appartenenza, documento di riconoscimento del delegato e documenti che comprovano la veridicità di quanto dichiarato in sede di domanda (iscrizione al registro delle associazioni, iscrizione al registro di protezione civile, statuto associativo che attesti l’assenza di finalità lucrative).

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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