Le modifiche all’Assegno Unico Universale previste dalla legge di bilancio 2023

Con la legge di bilancio 2023 sono stati modificati gli importi che i contribuenti percepiranno nel corso del medesimo anno a titolo di Assegno Unico Universale (AUU), introdotto dal 1° febbraio 2022. Chiariamo qual è l’impatto della novità.

L’Assegno Unico Universale è stato introdotto dal D.Lgs. 230/2021 a decorrere dal 1° marzo 2022 per i figli a carico (cioè per quelli facenti parte del nucleo familiare ai fini ISEE) e costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, certificata dal modello ISEE.

In conseguenza dell’introduzione dell’Assegno Unico e Universale, a decorrere dal 1° gennaio 2022 sono stati abrogati:

  • il premio alla nascita o per l’adozione del minore – c.d. Bonus mamma domani – (comma 353, art.1, legge 11 dicembre 2016, n. 232);
  • l’assegno di natalità – c.d. Bonus Bebè – (commi 125-129, articolo 1, legge 23 dicembre 2014, n. 190);
  • il Fondo di sostegno alla natalità (commi 348 e 349, art. 1, legge 11 dicembre 2016, n. 232).

Con la Legge 197/2022 art.1 commi 357 e 358 sono state apportate modifiche al decreto sopra citato che prevedono un aumento degli importi per i nuclei con figli minori, figli maggiorenni disabili e per i nuclei con quattro o più figli.

Si ricorda che l’importo dell’Assegno Unico Universale varia con il variare dell’ISEE, ed è riconosciuto in misura piena ai nuclei familiari con figli minori con un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, riducendosi gradualmente fino all’importo minimo per nuclei con ISEE pari a 40.000 euro. L’importo erogato è mensile e fisso per ciascun mese; le mensilità di gennaio e febbraio sono erogate in base all’ISEE in vigore al 31/12 dell’anno precedente, mentre per l’aggiornamento della mensilità da marzo va ripresentato un ISEE in corso di validità (per l’aggiornamento della mensilità a partire dal mese di marzo 2023 deve essere presentato un ISEE 2023 entro il 28 febbraio 2023).

Importi per fasce ISEE

Per le famiglie numerose gli aumenti sono:

  • per le famiglie con almeno tre figli con un ISEEinferiore a 40.000 euro, le maggiorazioni del 50% si applicano fino al terzo anno d’età del figlio, e non solo per i primi 12 mesi;
  • per le famiglie con almeno quattro figli, la maggiorazione forfettaria passa da 100 a 150 euro mensili per nucleo familiare.

Per i figli disabili maggiorenni a carico, l’importo viene calcolato senza considerare l’eventuale maggiore età e si applica dunque lo stesso importo base di 175 euro mensili, invece degli 85 euro precedenti. Inoltre, i figli disabili under 21 sono equiparati ai minorenni.

Diventa, inoltre strutturale, la maggiorazione per i figli disabili under 21 anni, con i seguenti importi:

  • 105 euro mensili in caso di non autosufficienza
  • 95 euro mensili in caso di disabilità grave
  • 85 euro mensili in caso di disabilità media

L’Assegno Unico Universale è riconosciuto in modalità automatica dall’Inps, previa presentazione dell’ISEE (ordinario o minorenni, ove ne ricorrano le condizioni) entro il prossimo 28 febbraio.

Rita Martin – Centro Studi CGN