Bonus cultura: al via le registrazioni per i 18enni

Dal 31 gennaio al 31 ottobre 2023 è possibile registrarsi per avere, per l’ultimo anno, il bonus cultura18App”.

Come noto, il Decreto del Ministero della Cultura n. 184 del 26 settembre 2022 ha disciplinato i criteri e le modalità di utilizzo della carta elettronica, prevista dall’art. 1, co. 357-358 della Legge n. 234/2021.

La carta elettronica è riconosciuta ai residenti nel territorio dello Stato Italiano nell’anno di compimento del diciottesimo anno d’età ed è utilizzabile dall’anno successivo. I soggetti beneficiari devono registrarsi sulla piattaforma informatica dedicata, attiva all’indirizzo https://www.18app.italia.it/. Le registrazioni sono iniziate in data 31 gennaio e potranno andare avanti sino alla data del 31 ottobre 2023.

Il valore nominale di ciascuna carta è pari a 500 euro ed è spendibile per l’acquisto di:

  • biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo;
  • libri;
  • abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale;
  • musica registrata;
  • prodotti dell’editoria audiovisiva;
  • titoli di  accesso a  musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
  • corsi di musica;
  • corsi di teatro;
  • corsi di lingua straniera.

La spesa è da effettuarsi “entro e non oltre il 30 aprile dell’anno successivo a quello in cui i beneficiari si sono registrati”. Pertanto per coloro che diventeranno maggiorenni nel 2022, che si registreranno nel 2023, la data massima entro la quale spendere le somme è il 30 aprile 2024.

Purtroppo sarà l’ultimo anno. La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha sostituito il bonus cultura con la carta cultura e con la carta del merito. La prima spetterà ai giovani residenti nel territorio nazionale che fanno parte di nuclei familiari con Isee fino a 35mila euro e sarà assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento dei 18 anni, la seconda sarà riservata a chi si sarà diplomato con cento centesimi.

Giovanni Fanni – Centro studi CGN