Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), con l’informativa n. 31 del 7 marzo 2023, ha reso noti alcuni aspetti critici a cui devono prestare attenzione i contribuenti che accedono allo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro.
Come noto, l’art. 1, commi 222-230, della Legge 197/2022 (Legge di Bilancio 2023) ha previsto l’annullamento automatico, alla data del 30 aprile 2023, dei singoli debiti affidati all’Agente della riscossione dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, di importo residuo fino a 1.000 euro. Dal punto di vista pratico, saranno annullati alla data del 30 aprile 2023 tutti i debiti di importo residuo fino a 1.000 euro, somma da intendersi comprensiva di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.
L’informativa n. 31 del 7 marzo ha come finalità quella di mettere in guardia i contribuenti, con particolare riguardo ai lavoratori autonomi (artigiani, commercianti), ai lavoratori autonomi in agricoltura e agli iscritti alla gestione separata (parasubordinati, e liberi professionisti), sugli effetti derivanti dall’eventualità di aderire allo stralcio ed evidenziare la possibilità, almeno fino al 30 aprile 2023, di effettuare il pagamento della contribuzione che, in quanto oggetto di stralcio, non potrà, una volta intervenuto l’annullamento automatico, alimentare la posizione assicurativa.
La criticità risiede nel fatto che per le categorie suddette non opera il principio di automaticità delle prestazioni ex art. 2116 del codice civile. Pertanto la prestazione assicurativa risulta alimentata in proporzione all’effettivo versamento della contribuzione. In particolare, con riferimento ai lavoratori autonomi agricoli, il mancato pagamento di una sola rata della contribuzione dovuta per una annualità comporta il mancato accredito dell’intero anno contributivo pur in presenza del pagamento delle rimanenti rate.
Sulla base di tali spunti di riflessione, sarebbe bene fare una analisi approfondita del proprio specifico caso prima di aderire allo stralcio in maniera acritica.
Giovanni Fanni – Centro studi CGN