Bonus acqua potabile, si spende 100 per avere 8,95

È di appena il 17,9005% l’aliquota per il calcolo dell’importo che potrà essere effettivamente riconosciuto a titolo di credito d’imposta relativo al bonus acqua potabile per coloro che hanno presentato domanda entro il 28 febbraio 2023.

Ciascun beneficiario potrà visualizzare il credito d’imposta fruibile tramite il proprio cassetto fiscale accessibile dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia. Con riferimento all’anno precedente, la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile è stato pari al 30,3745% (Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 2022/102326 del 31 marzo 2022).

La comunicazione è avvenuta a cura dell’Agenzia delle Entrate con provvedimento n. 116259 pubblicato il 3 aprile scorso, che ha fissato la percentuale effettivamente fruibile da ciascun beneficiario del c.d. “bonus acqua potabile” di cui all’art. 1 commi 1087-1088 della L. 178/2020.

Il credito d’imposta riguarda le spese di acquisto e installazione dei sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica per il miglioramento qualitativo delle acque e la riduzione del consumo di contenitori di plastica.

Dal provvedimento si evince che l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 1° febbraio 2023 al 28 febbraio 2023, con riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, è risultato pari a 27.932.195 euro a fronte di 5 milioni di euro di risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa. Il conto è presto fatto rapportando le risorse disponibili alle richieste, pari a 5.000.000 / 27.932.195, quindi il 17,9005% dell’importo del credito richiesto. In pratica, a fronte di 100 euro di spesa eleggibile si riceverà un importo pari all’8,95% di quanto effettivamente sostenuto.

Il beneficio prevede un credito d’imposta per le spese sostenute, pari al 50% fino a un massimo di:

  • 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare per le persone fisiche non esercenti attività economica;
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Il credito d’imposta è utilizzabile:

  • dai beneficiari in sede di dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo;
  • dai soggetti diversi da quelli di cui al punto precedente, in compensazione tramite modello F24 indicando il codice tributo “6975” istituito con la Risoluzione n.17/2022.

Nell’ambito del modello 730/2023, si fa riferimento al quadro G, sezione XIII, altri crediti.

 

Nella colonna 1 va indicato il codice di riferimento 10 (Credito di imposta per depuratori acqua e riduzione consumo di plastica). L’importo della spesa va indicato nella col. 2 del singolo rigo G15 e non può essere superiore a 1.000 euro. Se superiore va ricondotto entro tale limite.

Si ricorda che l’agevolazione in esame è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023 dall’articolo 1 comma 713 della Legge di bilancio 2022 n. 234/2021.

Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN