Per gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 nonché per gli investimenti ordinari si riepilogano le aliquote del credito d’imposta che saranno in vigore per il 2024.
Resta confermata anche per il 2024 la misura del credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali 4.0 (ex art. 1 comma 1057-bis della L. n. 178/2020). Si dispone che, alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi indicati nell’allegato A alla L. 232/2016, a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025 (salvo termine lungo entro il 30 giugno 2026 per i beni prenotati entro la data del 31 dicembre 2025 con pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo), la misura segue quanto indicato nel presente prospetto:
Per la quota superiore a 10 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze, il credito d’ imposta è riconosciuto nella misura del 5% del costo fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro.
Per gli investimenti in beni immateriali 4.0 di beni compresi nell’allegato B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, dal 2024 la misura del credito d’imposta ex L. 178/2020 scende dall’attuale 20% al 15%, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro nel rispetto del seguente calendario:
Anche in questo caso, il termine lungo va inteso nel senso che entro il 31 dicembre il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Nel periodo d’imposta 2024, per chi acquista beni materiali o immateriali strumentali nuovi “generici” (diversi da quelli 4.0) non è previsto alcun credito d’imposta, così come è avvenuto per il 2023. Si evidenzia che per i beni materiali acquistati entro il 30.11.2023 con pagamento di un acconto di almeno il 20% entro 31.12.2022, è stato possibile fruire di un credito d’imposta nella misura del 6% da calcolarsi sul costo d’acquisto, con un limite massimo di 2 milioni di euro.
Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN