Plastic tax e sugar tax rinviate al 1° luglio 2024

La Legge di bilancio 2024 ha rinviato al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore di plastic tax e sugar tax.

Come noto, la legge di bilancio 2020 (legge n. 160/2019) ha introdotto due nuovi tributi: la plastic tax, ossia l’imposta sul consumo dei manufatti in plastica con singolo impiego (c.d. MACSI), e la sugar tax, cioè l’imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate. La finalità che sta alla base dell’introduzione dei due tributi è quella di salvaguardare la salute dei cittadini (riducendo il consumo di bibite ad alto contenuto di zuccheri) e l’ambiente in cui vivono (abbassando il consumo o la produzione di materie plastiche).

La plastic tax è un’imposta dal valore fisso di 0,45 euro che produttori, importatori e consumatori dovrebbero pagare per ogni chilogrammo di materia plastica contenuta nei MACSI. Per i MACSI realizzati nel territorio nazionale o provenienti da altri Stati membri dell’Unione Europea, va versata:

  • entro il termine di presentazione della dichiarazione trimestrale da trasmettere all’Agenzia delle Dogane e Monopoli;
  • tramite modello F24.

Per i MACSI provenienti da Paesi Extra-Unione Europea, l’imposta è accertata e riscossa dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli con le modalità previste per i diritti di confine.

La sugar tax è un’imposta che colpisce il consumo di bevande analcoliche edulcorate nella misura di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e 0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione. Con riferimento a modalità e termini di versamento della sugar tax si fa presente che i fabbricanti nazionali (e i soggetti acquirenti nel caso di prodotti provenienti dall’Unione Europea) devono:

  • presentare una dichiarazione mensile in cui devono indicare tutti gli elementi necessari alla determinazione del saldo dell’imposta;
  • effettuare il versamento entro lo stesso termine di presentazione della dichiarazione.

Per le bevande edulcorate provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea, l’imposta è accertata e riscossa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con le modalità previste per i diritti di confine.

Diverse per finalità e meccanismo di applicazione, ma identiche nel percorso sfortunato che hanno avuto sino ad ora. Infatti, nonostante fossero previste già dalla legge di bilancio 2020, sono state rinviate di anno in anno, prima con il Decreto Rilancio (DL n. 34/2020) che aveva differito al 1° gennaio 2021 la loro entrata in vigore, poi con la legge di Bilancio 2021 (L. n. 178/2020) che aveva spostato al 1° luglio 2021 la plastic tax e al 1° gennaio 2022 la sugar tax, prevedendo anche una attenuazione del regime sanzionatorio. Successivamente il Decreto Sostegni-bis (DL n. 73/2021) aveva prorogato al 1° gennaio 2022 anche la plastic tax, le leggi di bilancio 2022 e 2023 al 1° gennaio 2024 e infine la legge di bilancio 2024 ha rinviato l’efficacia delle disposizioni istitutive di entrambe le imposte al 1° luglio 2024.

Di seguito uno schema riassuntivo delle varie proroghe intervenute negli ultimi anni:

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN