La legge di bilancio 2024 ha disposto una ennesima proroga per la rivalutazione di quote e terreni. Introdotta dalla Legge n. 448/2001 e poi ripetutamente prorogata di anno in anno, la rivalutazione di terreni e partecipazioni consente di rideterminare il costo di acquisto dei terreni (edificabili o agricoli) e delle partecipazioni negoziate e non nei mercati regolamentati.
Si tratta di un’occasione interessante sfruttata da tanti contribuenti che, tramite la rideterminazione dei valori, riducono la plusvalenza tassabile al momento dell’eventuale cessione di tali beni. Unica condizione posta dalla legge di bilancio 2024 è che siano detenuti alla data del 1°gennaio 2024.
Dal punto di vista soggettivo, i potenziali beneficiari della rivalutazione di terreni e partecipazioni sono:
- le persone fisiche (inclusi gli imprenditori agricoli);
- le società semplici;
- gli enti non commerciali;
- le associazioni professionali;
- i soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia.
Tali soggetti dovranno, entro il 30.06.2024:
- produrre una perizia di stima (redatta da tecnici a tal fine abilitati) che deve essere asseverata sempre entro il 30.06.2024 e, nel caso delle partecipazioni, riferita all’intero patrimonio sociale;
- versare l’imposta del 16% calcolata sul valore di perizia, come già stabilito per il 2023. In un’unica rata oppure in tre versamenti differenti al 30.06.2024, 30.06.2025 e 30.06.2026;
- presentare il quadro RM (per i terreni) e il quadro RT (per le partecipazioni) del Modello Redditi PF relativo all’anno in cui è effettuata la rivalutazione, esponendo i dati richiesti.
La rivalutazione di terreni e partecipazioni si considererà perfezionata col versamento dell’intero ammontare (in caso di unica rata) o della prima rata (in caso di rateizzazione).
Giovanni Fanni – Centro Studi CGN