Entro il prossimo 29 febbraio 2024, i contribuenti IVA che scelgono di non effettuare la liquidazione periodica IVA (LIPE) per l’ultimo trimestre del 2023 sono tenuti a inviare la dichiarazione IVA annuale, integrando in essa i dati relativi alla LIPE. Quali sono le implicazioni pratiche di questa possibilità per i contribuenti? E come possono sfruttare al meglio questa opportunità per semplificare gli adempimenti IVA a loro carico?
Nell’ambito della gestione di tutti gli adempimenti legati all’imposta sul valore aggiunto, i contribuenti titolari di partita IVA si trovano ad affrontare un calendario pieno di scadenze e obblighi, che spaziano dai versamenti periodici (mensili e/o trimestrali) alla comunicazione dei dati al fisco (obblighi dichiarativi), che se non gestiti correttamente espongono i contribuenti stessi a rischi di multe e sanzioni.
In questo contesto, nell’ottica di semplificare gli adempimenti a carico dei contribuenti, emerge una possibilità, offerta dall’articolo 12 quater del D.L. n. 34/2019 (cosiddetto decreto “Crescita”) che ha modificato il comma 1 dell’articolo 21 bis del Decreto Legge n. 78/2010, che permette ai contribuenti di non presentare la liquidazione periodica IVA (LIPE) per l’ultimo trimestre dell’anno precedente.
Nello specifico, la disposizione normativa consente a chi opta per tale modalità di comunicazione di presentare entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, la dichiarazione IVA annuale comprensiva dei dati della LIPE dell’ultimo trimestre dell’anno precedente. Il termine per il versamento dell’imposta dovuta in base alla dichiarazione periodica, ad ogni modo, rimane invariato.
Cosa devono fare i contribuenti che non vogliono presentare l’ultima LIPE 2023? I contribuenti che non intendono presentare l’ultima LIPE 2023, devono compilare e trasmettere la dichiarazione IVA annuale entro il 29 febbraio, compilando il quadro VP (relativo alle liquidazioni periodiche IVA), che consente di effettuare in un’unica trasmissione, entrambi gli adempimenti.
La compilazione del quadro VP della dichiarazione annuale IVA va effettuata seguendo le istruzioni di compilazione dettate per il modello di Comunicazione liquidazioni periodiche IVA. Sostanzialmente, il quadro VP del Modello IVA 2024 ha lo stesso contenuto della LIPE, salvo alcune differenze che si trovano nei campi 4 e 5 del rigo VP1.
In particolare, la casella del campo 4 deve essere barrata se i dati indicati nel quadro si riferiscono alla liquidazione dell’IVA di gruppo. Mentre il campo 5 deve essere compilato esclusivamente nei casi di operazioni straordinarie o trasformazioni sostanziali avvenute in corso di anno.
Nel quadro VP del modello della dichiarazione IVA annuale, a differenza del modello LIPE, non è presente il rigo ”VP12 – interessi dovuti per le liquidazioni trimestrali”, riservato ai contribuenti trimestrali per opzione, in quanto lo stesso non deve essere compilato in relazione all’ultimo trimestre dell’anno.
Con riguardo al quadro VP, come ricordano le istruzioni al modello, lo stesso non deve essere compilato qualora la dichiarazione IVA annuale sia presentata successivamente alla data del 29 febbraio. Se il contribuente intende inviare, integrare o correggere i dati omessi, incompleti o errati deve compilare il quadro VP, se la dichiarazione correttiva è presentata entro febbraio. Mentre se la dichiarazione è presentata oltre febbraio, occorre compilare il quadro VH (o VV).
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN