Contributo edicole per le spese sostenute nel 2022: domande entro il 15 aprile

C’è tempo fino alle 17:00 del 15 aprile per presentare le domande di accesso al bonus edicole 2023. A renderlo noto è un avviso pubblicato sul sito del dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Introdotto dall’art. 2, co. 2 del Dpcm 10 agosto 2023, si tratta di un contributo alle imprese esercenti attività di rivendita esclusiva di giornali e riviste pari al 50% delle spese sostenute nel corso del 2022 per:

  • Imu, Tasi, Cosap, Tosap, Tari;
  • canoni di locazione;
  • servizi di fornitura di energia elettrica, servizi telefonici e di collegamento ad Internet;
  • acquisto o noleggio di registratori di cassa o di registratori telematici, acquisto o noleggio di dispositivi POS e altre spese sostenute per la trasformazione digitale e l’ammodernamento tecnologico.

Le imprese che hanno già usufruito del contributo edicole una tantum, previsto dall’art. 2, co. 1 del Dpcm 10 agosto 2023, per le spese sostenute nel 2022 per acquistare o noleggiare i registratori di cassa o per altri costi per la trasformazione digitale e l’ammodernamento tecnologico, non possono inserire le medesime somme nella domanda per l’accesso al contributo edicole di cui al comma 2.

Le domande possono essere presentate dall’edicolante per via telematica, accedendo con SPID, CIE o CNS ad una apposita procedura disponibile nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it.

Ma attenzione ai requisiti di ammissione al beneficio. Il bonus spetta a tutti i soggetti che svolgono attività di rivendita esclusiva di giornali e riviste (con codice ATECO 47.62.10 come codice di attività primario/prevalente) a patto che non siano sottoposti a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.

Nel caso in cui si necessiti di assistenza nella compilazione della domanda è possibile contattare l’Help Desk al numero 0664892717 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00 e inviare quesiti alla mail dedicata credito.edicole@governo.it.

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN