Il Decreto Superbonus (DL n. 39/2024) ha spostato al 31 maggio 2024 il termine ultimo per usufruire del ravvedimento speciale. La nuova data è valida per la regolarizzazione delle violazioni riguardanti il periodo d’imposta 2022, 2021 e precedenti.
Come noto, la Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha introdotto il cosiddetto ravvedimento speciale, che consente di regolarizzare le dichiarazioni fiscali validamente presentate relativamente al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 pagando le sanzioni ridotte a 1/18 del minimo, con la possibilità di versamento del dovuto in 8 rate trimestrali. La prima rata era prevista per il 31 marzo 2023, le successive il 30 giugno, il 30 settembre e il 20 dicembre 2023 (scadenze identiche per le successive 4 rate previste per il 2024).
Il Decreto Milleproroghe (Legge n. 18/2024) ha poi esteso la possibilità di utilizzare il ravvedimento speciale per le violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022. Con la possibilità di rateizzare il dovuto in 4 rate trimestrali, con prima rata il 31 marzo 2024 e successive il 30 giugno 2024, il 30 settembre 2024 e il 20 dicembre 2024.
Ma proprio il milleproroghe ha causato caos e dubbi tra i contribuenti. Dalla lettura della norma infatti appare chiaro che la riapertura dei termini vale per il periodo d’imposta 2022 ma non è altrettanto chiaro il riferimento ai precedenti periodi d’imposta.
Il Decreto Superbonus (DL n.39/2024) ha tolto ogni dubbio: viene prorogata al 31 maggio 2024 la data entro la quale porre in essere i versamenti della prima o dell’unica rata dovuta. Ciò vale per tutti i periodi d’imposta.
Pertanto, chi accede al nuovo ravvedimento speciale per il 2022 potrà pagare quanto dovuto in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2024 oppure in 4 rate nelle seguenti date:
- 31 maggio 2024 (prima rata);
- 30 giugno 2024 (seconda rata);
- 30 settembre 2024 (terza rata);
- 20 dicembre 2024 (quarta rata).
I contribuenti che rientrano nel ravvedimento speciale originario, quello introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 che riguardava esclusivamente il 2021 e gli anni precedenti, potrà pagare le prime 5 rate tutte entro il 31 maggio 2024 e le successive nelle seguenti date:
- 30 giugno 2024 (sesta rata);
- 30 settembre 2024 (settima rata);
- 20 dicembre 2024 (ottava rata).
Ma attenzione, non cambia l’ambito oggettivo della norma, sono sanabili esclusivamente i tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate: imposte sui redditi, Iva, Irap e ritenute fiscali da modello 770.
Giovanni Fanni – Centro Studi CGN